domenica 16 dicembre 2007

Manifestazione per la casa

Venerdì 14 dicembre si è svolta una manifestazione per il diritto alla casa organizzata dal Comitato Casa S. Margherita, dal sindacato Unione Inquilini e da Rifondazione Comunista. Hanno partecipato anche alcuni compagni del nostro circolo.

Drammatici i dati evidenziati dalla protesta: a Venezia 2800 famiglie richiedenti un alloggio e soli 30 appartamenti disponibili. 2200 famiglie richiedenti il contributo all'affitto con sole 690 domande accettate. 600 sentenze di sfratto esecutivo. Aumento del 75% degli sfratti per morosità. Il 72% dei contratti d'affitto che in città risultano in nero. 180 alloggi comunali vuoti e 250 dell'Ater non ristrutturati. Aumento del 10% dei costi medi d'affitto (5 volte l'inflazione).

Il corteo, partito da Piazzale Roma, ha raggiunto Ca' Farsetti con la richiesta, non esaudita, di incontrare il Sindaco o qualche altro rappresentante dell'Amministrazione Comunale.

Di seguito alcune foto:

Il corteo arriva in Campo San Bortolomio



Gianni Veneziale (con il cartello) e Oriella Busetto



Simone Stefan

giovedì 6 dicembre 2007

Presidio per il Monoblocco

Questa mattina alcuni compagni di Rifondazione hanno fatto un presidio davanti all'Ospedale al Mare per protestare contro il mancato trasferimento dei servizi sanitari al Monoblocco e contro le esternazioni del direttore dell'Aulss Padoan con la minaccia di trasferimenti di servizi in gestione a privati. Chiediamo il rispetto degli accordi politici presi dal dr. Padoan e l'intervento deciso del Sindaco a tutela delle strutture sanitarie.

Di seguito comunicato stampa e foto:


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Ancora una volta il Direttore generale della ULSS 12 prova a picconare i servizi socio-sanitari pubblici dell’Estuario: ieri con la proposta inconsulta di trasferire i servizi socio-sanitari dall’ex OAM al San Camillo, oggi interpretando in modo pretestuoso e fuorviante i dati sui costi delle prestazioni fornite dal Distretto 02, Punto di primo intervento, Medicina di base, Trasporti ammalati e SUEM per dimostrare, nelle sue intenzioni, come siano sovradimensionati rispetto alle necessità e pertanto scarsamente efficienti (tanto da far costare una puntura 634 euro!).

Ad oggi, invece, si registrano situazioni estremamente negative rispetto ai servizi resi, e cioè:
- si sono allungate le liste di attesa per l’assistenza domiciliare infermieristica e ambulatoriale (radiologia e fisiatria);
-“spariscono” attività di medicina specialistica senza preavviso (chirurgia con ecodobbler e flebologia);
- vengono lasciati “morire” lentamente importanti servizi, quali radiologia e cardiologia; la Radiologia, ad esempio, nel 2007 ha garantito solo 4.000 prestazione a fronte delle 12.000 del 2005;
-i trasporti ordinari (auto/idroambulanza) sono assolutamente inadeguati;
-le visite prenotate vengono di continuo spostate;
-il personale amministrativo ed infermieristico è insufficiente e deve ancora usufruire delle ferie addirittura del 2006; questo anche perché chi va in pensione non viene sostituito;
-aumentano le proteste dei cittadini, anziani, genitori e disabili per i disservizi, in particolare per quelli registrati in neuropsichiatria infantile, logopedia e nei trasporti;
-non è mai partita la telemedicina;
-le prenotazioni delle radiografie scheletriche sono bloccate, così come pure le mammografie, le ecografie addominali e non addominali;
-l’attività idro-riabilitativa è in diminuzione non perché non ci sia richiesta ma per carenza di personale medico;
-a otto mesi dal termine dei lavori di restauro del Piano Terra e del 1° piano del monoblocco (per una spesa di ben 4,85 milioni di euro), si lasciano i locali vuoti;
-i servizi sono ridotti al minimo a causa della riduzione di risorse.

Al Direttore generale vorremmo ricordare che la Regione per il 2006 ha finanziato l’ULSS 12 con 528.976.000 di euro, di cui ben 267.413.000 per l’attività distrettuale, ovvero 875,615 euro per abitante (ripartendoli pro capite in modo uguale tra terraferma e territorio insulare, senza cioè considerare la peculiarità di quest’ultimo); pertanto, per le solo attività del Distretto 02 (con 44.000 abitanti) c’erano ben 38.500.000 euro, a fronte dei 7.611.655 spesi. Dove è andata a finire la differenza (ben 30.888.345 euro)? E dove andranno i soldi che l’ULSS 12 acquisirà dal Comune per le alienazioni delle aree dell’ex OAM?

Forse il Direttore Generale farebbe bene ad ammettere i gravi errori e fare un bel regalo di Natale alla cittadinanza: le sue dimissioni. Ne guadagnerebbe il futuro dell’AULSS 12
Il Partito della Rifondazione Comunista si è battuta e si batte con queste rivendicazioni:



-il completamento dei restauri di tutti i piani del Monoblocco, che deve contenere i molteplici servizi del Distretto 02, adeguato ai bisogni dei cittadini di Lido, Pellestrina, Murano, Burano, nonché del Comune di Cavallino;
-il mantenimento della piscina e del Punto di primo intervento;
-il trasferimento dei vari servizi sanitari ancora collocati in strutture fatiscenti (radiologia, prelievi, prenotazioni ecc.) ai già restaurati piano terra e primo piano;
-L’ottenimento di mezzi di trasporto ammalati sufficienti;
-L’ampliamento delle attività poliambulatoriali;
-L’assunzioni di personale;
-cospicui finanziamenti per tutte le funzioni di assistenza sanitaria


CHIEDIAMO IL RISPETTO DEGLI ACCORDI POLITICI!

Nuova viabilità piazzale S. Maria Elisabetta

Pubblichiamo lettera del gruppo consiliare della Municipalità in richiesta di una convocazione di commissione per discutere del nuovo progetto per la viabilità di piazzale S. M. Elisabetta.

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Al Presidente della I commissione consiliare
Maurizio POZZOBON

Al Presidente della III commissione consiliare
Alessandro SCARPA

p.c. Al Presidente della Municipalità
Giovanni GUSSO

p.c. Al Delegato all’urbanistica
Gianni BOLDRIN



Oggetto: Porta d’Acqua S. M. Elisabetta

Venezia, 4 dicembre 2007


Apprendiamo dalla stampa come ci troveremmo in una “fase propositiva” per quanto riguarda la progettazione della nuova viabilità del Piazzale S. M. Elisabetta, da realizzare in concomitanza ai lavori per la nuova “Porta d’Acqua”.

Considerato che la Municipalità, o perlomeno il Consiglio, non è stato minimamente coinvolto nel percorso di formulazione e approvazione del progetto (di indubbia rilevanza per il futuro dell’Isola), se non con una mera illustrazione del progetto stesso, ci chiediamo se il Consiglio della Municipalità avrà invece un ruolo attivo nel ridisegno della viabilità (Sia detto, tra parentesi, ricorderà il consigliere Pozzobon di una richiesta di Rifondazione Comunista in tal senso rivolta ai capigruppo di maggioranza immediatamente successiva alla suddetta illustrazione).

Chiediamo dunque se c’è l’intenzione di convocare una prima riunione delle commissioni competenti (I e III) per discutere delle proposte in campo, anche all’auspicabile scopo di coinvolgere il più possibile i cittadini.


Con i migliori saluti

Simone STEFAN
(Capogruppo PRC-SE)

venerdì 30 novembre 2007

Sanità al Lido e Pellestrina: la Municipalità deve riprendere l'iniziativa

C’è aria di rassegnazione mista a rabbia al Lido e a Pellestrina: le centellinate quanto improvvide uscite a mezzo stampa del Direttore generale dell’AULSS 12 sugli eccessivi costi della tutela della salute nelle due isole, volti a ingenerare inutili sensi di colpa, riescono solo a disorientare e a creare apprensione. Cosa succederà a quelli di noi che avranno bisogno di cure urgenti e non differibili? Non solo: per la qualità della vita di tutti i giorni, cosa comporterà un possibile depauperamento delle strutture di diagnosi e cura conseguente a una visione economicista del diritto costituzionale alla salute?
Ha perfettamente ragione Giannandrea Mencini, Consigliere con delega alle politiche sanitarie, ad invitare Padoan a occuparsi meno di contabilità e più di sanità; noi, meno diplomaticamente, ci auguriamo che non gli venga rinnovato il mandato, ormai prossimo alla scadenza.
Ma non basta stare ad aspettare: su di una questione di tale portata bisogna sempre tenere alta la guardia, incalzando chi ha il potere di decidere, ricordando quelli che sono gli impegni presi ed esigendone il rispetto. Insomma, bisogna riprendere subito l’iniziativa!
Nel programma del centrosinistra della Municipalità c’è un chiaro ed inequivocabile riferimento alla difesa della sanità pubblica che non può non essere erogata presso strutture pubbliche, peraltro già esistenti e attrezzate. Nel nostro caso, ciò significa che nel Padiglione Rossi (Monoblocco) nell’ex Ospedale al mare vanno concentrati tutti i servizi del distretto 02, come da accordi sindacali e come più volte ribadito dai responsabili dell’AULSS 12. Sennò, perché si sarebbe provveduto a spendere fior di milioni (quanti: quattro? cinque?) per i restauro dei primi piani della struttura? Non costituisce uno spreco ritardare il trasferimento? E’ mai possibile che si rispettino i tempi per il mega ospedale di Zelarino, mentre per la ben più modesta operazione di restauro si accumuli ritardo per un banale collaudo?
E per Pellestrina, un territorio di oltre cinque mila anime senza strutture sanitarie adeguate, cosa si pensa di fare? Se, infatti, per il Lido un’emergenza in certe condizioni atmosferiche crea grossi problemi, per Pellestrina può rivelarsi fatale.
Riconosciamo che la gestione della sanità nel nostro territorio costituisce questione assai complessa e delicata, ma riteniamo che solo l’intervento pubblico sia in grado di garantire, proprio considerato tale grado di complessità, un adeguato livello di difesa del diritto alla salute. Prospettare altre soluzioni, oltretutto estemporanee, aggiunge confusione su confusione. Ci riferiamo a chi lancia messaggi tipo “tutta la sanità al S. Camillo”. Ancora una volta siamo d’accordo con il Delegato alla Sanità: progetti in tal senso non ce ne sono, quindi inutile discorrerne. Oggi bisogna puntare al rispetto dei patti. L’AULSS 12 deve portare tutti i servizi distrettuali al Monoblocco, il centrosinistra di Lido e Pellestrina deve impegnarsi senza ambiguità per la difesa della sanità pubblica e magari adoperarsi per realizzare il concordato incontro pubblico con il responsabile dell’AULSS 12 e il Sindaco allo scopo di fugare definitivamente ogni dubbio.

Simone STEFAN –Capogruppo
Sergio TORCINOVICH - Consigliere

venerdì 23 novembre 2007

25 Novembre: Giornata contro la violenza sulle donne - 24 Novembre: manifestazione a Roma

Il prossimo 25 Novembre è stata dichiarata la giornata contro la violenza delle donne. Il 24 Novembre a Roma si terrà una manifestazione nazionale:


- Oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale e psicologica nella loro vita.

- La maggior parte di queste violenze arrivano dal partner (come il 69,7% degli stupri) o dall’ambito familiare

- Oltre il 94% non è mai stata denunciata. Solo nel 24,8% dei casi la violenza è stata ad opera di uno sconosciuto, mentre si abbassa l'età media delle vittime:

- Un milione e 400mila ha subito uno stupro prima dei 16 anni.

- Solo il 18,2% delle donne considera la violenza subita in famiglia un ‘reato’, mentre il 44% lo giudica semplicemente ‘qualcosa di sbagliato’ e ben il 36% solo ‘qualcosa che è accaduto’. (dati Istat)


Diciamo BASTA!


Per informazioni e notizie visita i siti:

Forum Donne di Rifondazione Comunista

Rete femminista della Sinistra Europea

Contro la violenza sulle donne

Firma l'appello

Segnaliamo inoltre l'iniziativa dei GIOVANI COMUNISTI che hanno aperto uno spazio sul web dedicato ai maschi che vogliano discutere e confrontarsi sul problema della violenza maschile sulle donne:

Dalla De-generazione alla Ri-generazione maschile

sabato 17 novembre 2007

Iniziative provinciali

Segnaliamo le seguenti iniziative:

30.11 (pomeriggio) 1.12 tutto il giorno: "RICOMINCIAMO A PARLARE DI DONNE", convegno provinciale organizzato dal Forum Donne Prc. Visualizza il programma.

14.12 Manifestazione contro il precariato e per la casa, Concentramento ore 14.30 a Piazzale Roma, corteo fino a Ca' Farsetti

14.12 ore 16.00 Iniziativa cittadina sui trasporti Il diritto alla Mobilità a Venezia. Introduce: Gemma Lunian (segretaria provinciale Prc-Se), Intervengono: Sebastiano Bonzio (consigliere comunale Prc-Se), Pietrangelo Pettenò (consigliere regionale Prc-Se).
Coordina: Massimo Fontanella (segretario circolo Actv Prc-Se). Conclude: Ugo Boghetta (Responsabile nazionale trasporti Prc-Se)

giovedì 8 novembre 2007

Commento al Processo ai No Mose

Lunedì 5 novembre, presso il Tribunale di Venezia, si è aperto il processo per l'occupazione di un cantiere del Mose, con il rinvio a giudizio di 22 attivisti di area noglobal, come da richiesta del sostituto procuratore Stefano Buccini.
A cosa si deve questo processo, a oltre due anni dal fatto? È l'effetto, a scoppio ritardato, del clima allarmistico scatenato nel settembre 2005 dal Consorzio Venezia Nuova, dal Magistrato alle Acque, dal Governatore del Veneto Giancarlo Galan, e da gran parte dei mass media, nel cui coro si distingueva il quotidiano "la Repubblica", che il 7 settembre imputava ai dimostranti "recinzioni abbattute e gru fuori uso… gomme bucate… trattori fuori uso".
Cos'è accaduto in realtà? Alle nove del mattino di lunedì 5 settembre centinaia di giovani, assieme ai militanti dell'Assemblea Permanente NoMoSe, avevano pacificamente invaso il cantiere di S. Niccolò, preceduti da uno striscione su cui era scritto "Il Mose si mangia Venezia". I numerosi "sabotatori", in pieno stile nonviolento, impedivano con i loro corpi sdraiati o seduti il passaggio di camion e trattori, esponevano striscioni e cartelli con slogan contro l'ecomostro chiamato MoSe, aprivano dei varchi in una rete metallica da quattro soldi, rendendo così finalmente possibile ai bagnanti e ai lidensi di vedere di persona lo scempio che avveniva nella - ahimè non più esistente - splendida punta di S. Niccolò e nell'area SIC di interesse comunitario (le cui valenze florofaunistiche sono state compromesse definitivamente), ottenendone la totale solidarietà. Gli unici danni di una guerriglia inesistente consistevano in poche decine di metri di recinzione abbattuta e da qualche scritta spray!!!
Il Consorzio Venezia Nuova e al Magistrato alle Acque hanno lamentato danni nell'ordine di decine di milioni di euro, DANNI INESISTENTI NON DIMOSTRABILI! L'INCONSISTENZA DELLE ACCUSE, raccolte servilmente da buona parte dei mass media nazionali, È TESTIMONIATA DALLA MANCATA COSTITUZIONE PARTE CIVILE DEL CONSORZIO VENEZIA NUOVA NELL'ATTUALE PROCESSO!
Cosa resta del clima intimidatorio e allarmistico sparso a piene mani due anni orsono? Solo un processo farsesco intentato ad alcuni esponenti dei centri sociali nel tentativo di dividere gli ambientalisti "cattivi" da quelli "buoni", ignorando la presenza durante l'occupazione di un cantiere illegittimo, privo delle necessarie autorizzazioni. A Venezia, come in Val di Susa e a Vicenza, si tenta maldestramente di dividere il movimento, agitando fantasmi di violenze contro chi agisce alla luce del sole per la difesa e il futuro del proprio territorio contro potentati economici e divoratori di pubblico denaro!
Purtroppo nessun processo in vista per i responsabili dell'irreversibile scempio ambientale e paesaggistico causato dai cantieri del MoSe, dichiarati più volte dal Comune di Venezia e dal Ministro dell'Ambiente "illegittimi e non conformi alle vigenti norme italiane ed europee", opere mastodontiche che hanno cambiato in maniera irreversibile l'aspetto delle bocche di porto e i fondali e della laguna con una colata di cemento che non ha pari in tutta Europa. Nessuna inchiesta governativa su un'opera costosissima ed inutile, che ignora la valutazione di impatto ambientale. Nessuna condanna per un ente pubblico, il Magistrato alle Acque, che opera come braccio destro di un cartello di imprese private, il Consorzio Venezia Nuova, che a sua volta agisce monopolisticamente in barba ad ogni legge sulla concorrenza, Nessun linciaggio mediatico per Antonio Di Pietro, accanito sostenitore di un progetto faraonico e inutile, finanziato dai fondi della Legge Speciale per Venezia destinati alla salvaguardia ambientale ed architettonica della città e della sua laguna!
Che fine farà il processo? Probabilmente finirà in una bolla di sapone, facendo fare a Gian Carlo Galan, l'unico che si è costituto parte civile contro i "presunti" danneggiatori, la figura (l'ennesima) di servo sciocco del Consorzio Venezia Nuova!
L'Assemblea Permanente NoMOSE promette battaglia per i 22 rinviati a giudizio e chiede la piena solidarietà per gli imputati a tutte le forze politiche, sociali e sindacali, nonché a tutti i cittadini che hanno a cuore la salvaguardia dell'ambiente, di Venezia e della sua laguna!

Flavio Cogo, Assemblea Permanente NoMose

mercoledì 7 novembre 2007

7 Novembre 1917 - 7 Novembre 2007. 90° anniversario della Rivoluzione d'Ottobre




Novant'anni fa, il 7 novembre 1917 (25 ottobre secondo il calendario giuliano), si compiva la Rivoluzione Russa.

martedì 6 novembre 2007

No alla repressione contro i manifestanti No Mose, No ai processi

Si è celebrata ieri l’udienza preliminare del processo contro 22 attivisti dell’Assemblea Permanente No Mose, per la prima occupazione ai cantieri di S. Nicolò del Lido, avvenuta nel 2005. Il Gup ha disposto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati. Le accuse sono di manifestazione non autorizzata, invasione di area, imbrattamento e (la più grave) sabotaggio, riferito ai presunti danni ad alcuni macchinari e strutture del cantiere che le ditte interessate hanno quantificato in ben 210 mila euro.

Ieri mattina l'Assemblea Permanente ha tenuto un partecipato presidio sotto il tribunale di Venezia in sostegno agli imputati, a cui hanno partecipato alcuni compagni del nostro circolo. Ci chiediamo come mai la magistratura sia stata così sollecita a perseguire alcuni occupanti dei cantieri e come mai, invece, una tale sollecitudine non sia riscontrabile nelle indagini che dovrebbero essere fatte nei confronti di chi, in violazione della normativa comunitaria e nazionale e contro la volontà di cittadini ed enti locali, sta costruendo un’opera devastante sotto il profilo ambientale ed economico.

Le ditte interessate e il Consorzio Venezia Nuova hanno rinunciato a costituirsi parte civile in questo processo (che evidentemente per loro poteva rischiare di trasformarsi in boomerang). Si è costituita invece la Regione Veneto, per chiedere il “risarcimento per i danni d’immagine subiti dalla pubblica Amministrazione”.

L’Assemblea Permanente continuerà la sua opera di informazione, denuncia e mobilitazione contro quest’opera ed i poteri forti che l’hanno voluta e la stanno realizzando.

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Nota di colore a margine: ieri, proprio mentre a controllare il nostro presidio sotto il tribunale (e la sede del Consorzio Venezia Nuova, non si sa mai!) c’era un ingente spiegamento di Carabinieri e Polizia, che presidiava gli accessi al tribunale con caschi, scudi e manganelli, qualcuno, all’interno del tribunale, è penetrato indisturbato in un’aula vuota, dove stava per celebrarsi un’altra udienza, ha afferrato due faldoni di documenti e li ha scaraventati da una finestra direttamente in Canal Grande, dileguandosi poi indisturbato.

S. Stefan

VERGOGNA: bocciata la commissione d'inchiesta sui fatti di Genova


È curioso, per chi è di sinistra, sentire ogni giorno che il governo sarebbe tenuto sotto schiaffo dalla Sinistra. Per l’ennesima volta le forze cosiddette moderate hanno imposto la loro volontà votando con la destra. È stata così bocciata l’istituzione di una commissione d’inchiesta per indagare sui fatti avvenuti durante il vertice del G8, a Genova, nel 2001. Con la destra hanno votato l’Udeur di Mastella (già responsabile dell’affondamento dei Pacs) e l’Italia dei Valori del fustigatore dei vizi Antonio Di Pietro: lo stesso Di Pietro che è contrario ai costi della politica e vota il mantenimento dell’inutile società per il Ponte sullo Stretto di Messina, che è ministro del centrosinistra e presenta progetti di legge congiuntamente ad Alleanza Nazionale, che è contrario ai piccoli partiti e presiede un piccolo partito. La Rosa nel Pugno (solitamente così attenta ai temi dei diritti umani) non ha invece partecipato al voto.

Nel 2001 ci fu una sospensione dello Stato democratico con gravi violazioni dei diritti umani, come è stato denunciato anche da Amnesty International. La violenza delle cariche, l’attacco notturno alla scuola Diaz, le umiliazioni di Bolzaneto, la morte del ventenne Carlo Giuliani furono frutto, nel peggiore dei casi, di un predeterminato disegno repressivo, nel migliore di una pessima gestione dell’ordine pubblico: in entrambe le ipotesi c’è bisogno di verità. Una commissione avrebbe potuto osservare non i singoli casi (come sta giustamente facendo la magistratura) ma l’evento nel suo complesso. Che chi governava allora preferisca il silenzio posso capirlo. Che lo preferiscano quelli che siedono in parlamento anche grazie al mio voto, no.

Simone Stefan

lunedì 29 ottobre 2007

Caro Papa, noi non dimentichiamo

Il Papa ha beatificato le vittime franchiste.
Pubblichiamo alcuni "link" per ricordare le vittime repubblicane, per ricordare il popolo spagnolo e le brigate internazionali che combatterono per difendere la giovane democrazia spagnola dalle forze nazifasciste.


Trasporti: proposte per Pellestrina

Pubblichiamo qualche proposta per migliorare i trasporti di Pellestrina:

Sistemazione definitiva delle pensiline alle fermate degli autobus, con soluzioni adeguate ed esteticamente accettabili

Creazione di apposite piazzole di sosta per l’attesa degli autobus in direzione Lido

Ricerca di adeguate soluzioni per le operazioni di attesa, imbarco e sbarco dei disabili a bordo di autobus e vaporetti

PROPOSTE PER LA LINEA 11

· Estendere la corsa da Chioggia delle 0.45 a tutta la settimana anche nel periodo invernale.
· Ottimizzare il servizio di collegamento Lido-Pellestrina e viceversa nella fascia oraria 11.25-12.25, in particolare aggiungendo una corsa da Pellestrina alle 11.45 e una corsa dal Lido alle 11.55.
· Prolungare la corsa delle 14.25 da Chioggia fino al Lido, anziché limitarla a Santa Maria del Mare.
· Aggiungere una corsa dal Lido per Pellestrina alle ore 15.05.
· È FONDAMENTALE per i residenti a Pellestrina mettere in coincidenza i collegamenti ferry boat notturni dal Tronchetto con quelli dagli Alberoni Rocchetta.
· Si chiede l’impiego in pianta stabile della motozattera Ammiana (compatibilmente con le esigenze tecniche).
· Valutare la possibilità di mettere in sosta in zona Alberoni (anzichè in cantiere) un secondo ferry boat per limitare le attese in caso di incidente.
· Aumentare il numero di autobus nelle seguenti corse dal Lido: 16.05 – 16.35 – 20.25 – 21.25
· Potenziare la fascia oraria 10.45 – 12.15 in partenza da Pellestrina in occasione del mercato di Chioggia del giovedì, almeno nella tratta Pellestrina – Santa Maria del Mare.
· Inserire un autobus da Pellestrina (da imbarcare sul ferry) in coincidenza con il ferry boat delle 5.05 da Santa Maria del Mare.

martedì 23 ottobre 2007

20 ottobre, i racconti della giornata

I Giovani Comunisti hanno aperto uno spazio sul loro sito nazionale per raccogliere i resoconti della giornata del 20 ottobre dei compagni GC: potete accedervi da qui. Nel sito nazionale presenti anche foto e video.

Di seguito resoconto che proviene dal nostro circolo.

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Anche i comunisti veneziani non sono mancati alla manifestazione. Sveglia alle quattro, vaporetto e treno. Determinazione, allegria ma anche molta apprensione: dopo giorni di volantinaggi, attacchinaggi, riunioni e assemblee pubbliche (non sempre partecipate come speravamo), si è giunti al giorno della verità. La delusione per questo governo tra i compagni è tanta e soffia il vento dell’antipolitica: in quanti saremo? In quanti credono ancora alla possibilità di cambiare davvero le cose? In più ci si sono messe anche le ferrovie ad ostacolarci modificando l’orario del nostro treno per Roma ben tre volte nei due giorni precedenti la mobilitazione, proponendoci anche un’assurda partenza alle 4.45 da Venezia S. Lucia che rendeva difficilissima (se non impossibile) la partecipazione dei residenti delle isole. Alla fine bisogna optare allora per il treno delle 6.30, anche se costa di più. E anche le previsioni metereologiche non invogliano alla partenza...

Arriviamo a Roma presto, sulle 11.30 e ne approfittiamo per concederci un giretto in città. In effetti c’è gente in Piazza della Repubblica, ma è ancora pochina... Non ci pensiamo. Quando torniamo in piazza il popolo della sinistra, il popolo comunista c’è! È grandissimo. Ed è una meraviglia! Un mare di bandiere rosse, tantissimi lavoratori, studenti, precari pensionati uniti per far sentire la loro voce all’Italia tutta e ad un governo troppe volte sordo alle richieste della gente: la legge 30, la Bossi-Fini con i cpt, la legge obiettivo sono ancora in vigore, le devastanti grandi opere come il Mose sono state rifinanziate, i soldati sono in Afghanistan e si regala Vicenza agli Stati Uniti, i pacs sono stati abilmente insabbiati... è ora che questo governo cominci a fare le cose per cui è stato eletto, senza rincorrere la destra e i sedicenti moderati!

Noi veneziani decidiamo di dividerci: alcuni costituiscono lo spezzone della Federazione Provinciale del Partito, raccogliendosi dietro uno striscione contro le basi militari, altri sono già arrivati con “Lavoro e Società” della Cgil, altri ancora invece costituiscono lo spezzone dell’assemblea permanente No Mose. È un peccato che alcune componenti dell’assemblea non abbiano voluto partecipare, un’occasione persa. Ma ci siamo comunque. Ci collochiamo con i Giovani Comunisti e col Network delle Comunità in Movimento dietro i compagni Curdi e davanti a quelli vicentini del No Dal Molin, ai quali ci accomuna una grande vertenza territoriale in un territorio difficile per la sinistra com’è il Veneto. Il nostro striscione recita impietosamente: “Prodi e Di Pietro come Berlusconi: 4,3 milioni di euro per l’ecomostro inutile”; con amarezza ricordiamo che la “nostra” grande opera è in avanzato stato di realizzazione e col cambio di governo non è mutato assolutamente nulla: un cocktail di grandi affari e devastazione ambientale purtroppo non inedito nella città del Petrolchimico.

Iniziamo un po’ ad annoiarci: siamo fermi e non ci muoviamo. Che succede? Cosa aspettano quelli davanti a partire? Qualcuno va in avanscoperta: con grande sorpresa scopriamo che quelli davanti si sono mossi eccome, solo che non si riesce ad uscire dalla piazza se non con una lentezza esasperante. Siamo talmente tanti che siamo imbottigliati! Pensavamo di essere quasi all’inizio del corteo e invece scopriamo di essere parecchio indietro. Siamo quindi molti di più di quanti immaginavamo. Dopo un po’ svincoliamo per una strada laterale e ci spingiamo avanti, superando i camion, e finalmente camminiamo per le vie di Roma.

Ben presto perdiamo un po’ della patina ambientalista e viene fuori tutto il rosso: si alzano i pugni chiusi, si canta contessa, l’internazionale, bandiera rossa, lotta continua, fischia il vento ma anche (un po’ prosaico) “no ghe xe ostreghe, né canestrei, semo i più bei” (nota aria nella lingua del Goldoni modulata sulle note di bandiera rossa). Ed eravamo proprio belli, compagni, tutti e un milione! Arriviamo in Piazza San Giovanni e le prime cifre della partecipazione cominciano a passare di bocca in bocca: 300 mila... 500 mila... finalmente dal palco gridano “un milione” e la piazza esplode! Ci raccontano di Ingrao (“la lotta continua!”), che purtroppo ci siamo persi, ascoltiamo le storie dei precari sardi e la performance di un attore lucano che ci parla di Melfi... Alle sette mi suona il telefonino. Da casa mi dicono: “il tg3 ha detto un milione!” diffondo la notizia, siamo increduli e felici. La migliore risposta a chi parla di antipolitica, ai vari Dini e Mastella, ai sindacalisti che ieri hanno preferito ai lavoratori un convegno con i postfascisti di An, i democristiani dell'Udc e gli ultras liberisti di Pannella e Bonino. Eh sì: il popolo comunista c’è e vuole pesare. La sinistra è viva. Il governo non potrà far finta di niente.

Finita la manifestazione con i compagni del mio circolo decidiamo di festeggiare con un’ottima cena in un ristorante di S. Lorenzo, dove ci porta Gianluca, compagno veneziano, romano d’adozione. Alle 22.50 parte il treno per Venezia.

Simone Stefan
GC Venezia
Assemblea No Mose

domenica 21 ottobre 2007

1.000.000 !!! La sinistra c'è

Splendida riuscita della Manifestazione della Sinistra ieri a Roma. Un milione di persone sono scese in piazza: tantissime le bandiere rosse: di Rifondazione Comunista, dei Comunisti Italiani, della Cgil "disobbediente"... Il popolo della sinistra, il popolo comunista c'è e vuole pesare nelle scelte di un governo che troppe volte ha deluso la sua base. è ora che questo governo cominci a fare le cose per cui è stato eletto, senza rincorrere la destra e i sedicenti moderati.
Un milione di lavoratori, precari, studenti, pensionati da tutta Italia hanno dato la migliore risposta a chi parla di antipolitica, ai vari Dini e Mastella, ai sindacalisti che ieri hanno preferito un convegno con An, l'Udc e gli ultras liberisti di Pannella e Bonino.

Anche i comunisti veneziani e, tra questi, quelli del nostro circolo, hanno dato il loro contributo di partecipazione, presenti con uno spezzone della Federazione provinciale e con uno dell'Assemblea Permanente No Mose che si è inserito, assieme ai compagni vicentini del No dal Molin, alla comunità curda ed ai migranti, nello spezzone dei Giovani Comunisti e del Network delle Comunità in Movimento. Diversi nostri compagni hanno inoltre manifestato nello spezzone di Lavoro e Società della Cgil.

VAI AL VIDEO

Di seguito pubblichiamo alcune foto del corteo (cliccare sulla foto per ingrandirla).

Luciano Mazzolin prepara lo striscione No Mose



Le "belle bandiere"


Nicola Calenda, Pasquale Adilardi, Simone Stefan


Nicola Calenda, Martina Tarlà, Simone Stefan, Luciano Mazzolin


Gianni Veneziale, Flavio Cogo, Simone Stefan


Luciano Mazzolin, Sergio Torcinovich


Flavio Cogo, Angelo Zaccaria, Nicola Calenda, Sergio Torcinovich, Simone Stefan, Luciano Mazzolin


Lo striscione della Federazione di Venezia con Renato Cardazzo e Maurizio Vezzà




Nicola Calenda, Luciano Mazzolin




Domenico Zipoli, Andrea Gastaldi, Simone Stefan




Sotto lo striscione: Simone Stefan, Flavio Cogo, Nicola Calenda, S. Gallo, Luciano Mazzolin. Poi Flavio Franceschet.


Pugni Chiusi: Simone, Flavio, Nicola


Rifondazione Comunista, No Mose, il Che, No alla base di Vicenza.


Andrea Gastaldi


I compagni di Lavoro e Società: Enrico Cambrisi, Teresa Dal Borgo, Oriella Busetto


Salvatore Lihard


Alberto Cancian (con la bandiera sulle spalle), Sebastiano Bonzio al telefono


Riccardo Veca, Sandra Bertotto, Simone Stefan, Flavio Cogo, Angelo Zaccaria, Domenico Zipoli, Flavio Franceschet, Luciano Mazzolin, Andrea Gastaldi, Gianni Veneziale.


Seguendo il comizio

venerdì 12 ottobre 2007

Banchetto per il 20 ottobre

Oggi pomeriggio abbiamo organizzato un banchetto informativo e un volantinaggio per la manifestazione del 20 ottobre.

Scarica qui il volantino distribuito.

Di seguito alcune foto:

Da sinistra: Sergio Torcinovich, Eva Ferro, Luciano Mazzolin, Gianni Veneziale, Riccardo Veca.



Simone Stefan, Gianni Veneziale



Francesca De Piccoli, Eva Ferro, Luciano Mazzolin, Riccardo Veca

mercoledì 10 ottobre 2007

Banchetto per 20 ottobre

Organizziamo un banchetto informativo per la manifestazione del 20 ottobre

venerdì 12 ottobre dalle ore 17.00 in poi in Gran Viale S. M. Elisabetta (Davanti al supermercato Billa).

Sarà possibile prenotare il posto per il treno speciale per la manifestazione: partenza da Venezia S. Lucia alle 06.00 ritorno da Roma circa alle 21.00.

sabato 29 settembre 2007

Referendum Sindacale sugli accordi del 27 Luglio

I sindacati confederali hanno indetto una consultazione sugli accordi con il Governo stipulati lo scorso 27 luglio. Possono votare tutti: basta recarsi presso una sede di Cgil, Cisl, Uil

lunedì 8 e martedì 9 ottobre tutto il giorno
e mercoledì 10 fino alle 14.


Necessario presentarsi con la Carta d'Identità. Possono votare tutti, anche i non iscritti ai sindacati:i lavoratori a tempo determinato ed indeterminato, i
precari, i disoccupati, i pensionati...

Rifondazione invita a recarsi a votare e a

VOTARE NO

Al Lido potete votare presso la sede dello SPI-CGIL, Lungomare D'Annunzio presso la torretta nord dell'ex Luna Park (sopra sede ARCI).

ATTENZIONE!!!!! Il 10 il seggio chiuderà alle 11.30.


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INTESA SULLE PENSIONI: Così non va, per il PRC il problema rimane aperto.

E’ stata raggiunta tra il governo e il sindacato l’intesa sulle pensioni e siglato un testo che affronta i temi della revisione dello scalone, della disciplina dei lavori usuranti faticosi e pesanti, le finestre pensionistiche, i coefficienti di trasformazione e la razionalizzazione degli enti previdenziali e assicurativi.COSA PREVEDE L’INTESA SULLA PREVIDENZA : Fatto salvo il diritto ad andare in pensione con 40 anni di contributi, nel 2008 si andrà in pensione a 58 anni di età anagrafica e 35 anni di contributi versati. Negli anni successivi scatterà un mix di quote (risultanti dalla somma della età anagrafica e anni di contributi versati) e di età anagrafica minima.Dal luglio del 2009 entrerà in vigore “quota 95 “ con età minima di 59 anni Nel gennaio 2011 “quota 96” con età minima di 60 anni, nel gennaio 2013 “quota 97” con età minima di 61 anni. La tabella che segue raffronta l’ipotesi di revisione dello scalone, contenuta nell’intesa raggiunta, con la legge in vigore dal primo gennaio 2008 (la cosiddetta legge Maroni) (...) Continua nel sito nazionale del Prc, area Economia e Lavoro.

Inoltre vi segnaliamo il documento Rinaldini, approvato con 125 voti contro 31 dalla FIOM-CGIL, che espime contarietà all'accordo raggiunto. Potete leggerlo in questa pagina: http://www.fiom.cgil.it/segnalazioni/sciopero_pensioni/cc_110907_rinaldini.pdf

Ascolta Giorgio Cremaschi su Youtube

giovedì 27 settembre 2007

Di20iamo tant*: Manifestazione Nazionale 20 ottobre 2007

Comincia il percorso che ci porterà alla Manifestazione Nazionale del 20 Ottobre, manifestazione convocata su un appello dei quotidiani Liberazione e Il Manifesto.

Per informazioni ed adesioni contattate la Federazione Prc di Venezia ai numeri: 348 31 696 33 - 340 301 4628.

TUTTI A ROMA!

Pubblichiamo il link del sito per la manifestazione:

http://www.20ottobre.org

e quello ai materiali prodotti dai Giovani Comunisti

domenica 23 settembre 2007

Festa a Pellestrina: ottima riuscita

Si è svolta oggi a Pellestrina, nell'ex cinema "Perla", la festa organizzata dai compagni del nostro circolo. Nutrita la partecipazione alle danze, sulla musica suonata da Vincenzo Vianello. È stata esposta una mostra di pannelli su alcune possibili proposte migliorative per i trasporti dell'isola ed è stato proiettato il filmato "Mobilità a Pellestrina" realizzato dai compagni pellestrinotti e commentato dal nostro consigliere nella delegazione di zona Danny Carella, impietosa panoramica sui problemi che affliggono il trasporto pubblico nell'isola. A questo proposito sono state ricordate anche le positive proposte formulate dalla Municipalità del Lido e di Pellestrina ancora lo scorso febbraio. Di seguito alcune foto dell'iniziativa:

Un momento del ballo



I compagni Oriella Busetto e Salvatore Lihard impegnati in un passo di danza



La performance di Vincenzo Vianello:



La mostra sui trasporti:



La Proiezione del filmato:



L'intervento del consigliere Danny Carella:



Il Pubblico:



Sergio Torcinovich, Luciano Mazzolin e Rossana Cavazzano:



Teresa Dal Borgo e il gruppo consiliare della Municipalità: Sergio Torcinovich e Simone Stefan:

domenica 16 settembre 2007

Festa a Pellestrina

Dopo la festa fatta al Lido a Luglio scorso, ora è tempo di festeggiare a Pellestrina! L’Associazione culturale "Rosa Luxemburg" ed il circolo Prc organizzano domenica 23 settembre 2007 dalle ore 16 a Pellestrina alla sala dell'ex cinema Perla, una serata con Ballo Liscio e covers degli anni '60.

Suona Vincenzo Vianello.

Non mancherà banchetto con cicchettata.
(per prenotazioni telefonare:Vincenzo Vianello, tel.041/967497 – cell. 333/3011233)

Ci sarà l'occasione di parlare delle problematiche legate ai trasporti per l'isola, con mostra e proiezione di un video con interviste ai cittadini di Pellestrina

"Quali trasporti pubblici e mobilità in isola".


Non Mancate!

No alla vendita del Monoblocco


In seguito alle dichiarazioni apparse sulla stampa locale che esplicitano la volontà del direttore dell'Aulss di trasferire i servizi sanitari del Lido nelle strutture private dell'ospedale San Camillo, ribadiamo la nostra contrarietà all'ipotesi di alienazione del Monoblocco (padiglione Rossi) nell'abito della vendita dei padiglioni dismessi dell'Ex Ospedale al Mare. La Federazione veneziana del Prc e il nostro circolo pubblicano il seguente volantino:


Rifondazione Comunista non condivide le dichiarazioni del Direttore generale dell’ULSS 12 e di chi crede possibile lo spostamento dei servizi sanitari in strutture private

Il nostro partito si batte per la difesa della sanità pubblica e contro lo smantellamento dei servizi socio-sanitari.

Siamo per la riorganizzazione degli ospedali con un aumento generalizzato dei posti letto, oggi carenti sia all’Ospedale civile di Venezia, domani in quello nuovo di Zelarino.

Rivendichiamo un adeguato sistema di servizi territoriali integrati e a rete nell’ambito del quale il Distretto Socio-Sanitario operi efficacemente per la prevenzione, la cura e la riabilitazione.

Per quanto riguarda il territorio insulare:


- siamo per il completamento dei restauri di tutti i piani del Monoblocco;
- il Monoblocco deve contenere i molteplici servizi del Distretto 02, adeguato ai bisogni dei cittadini di Lido, Pellestrina, Murano, Burano, nonché del Comune di Cavallino;
- vogliamo il mantenimento della piscina e del Punto di primo intervento;
- chiediamo il trasferimento dei vari servizi sanitari ancora collocati in strutture fatiscenti (radiologia, prelievi, prenotazioni ecc.) ai già restaurati piano terra e primo piano e per i quali sono stati spesi quasi 5 milioni di euro!

CHIEDIAMO IL RISPETTO DEGLI ACCORDI POLITICI SOTTOSCRITTI AL RIGUARDO NELLE VARIE MUNICIPALITA’!

Manifestazione No Dal Molin


Il 15 settembre alcuni compagni del circolo hanno partecipato alla manifestazione che si è tenuta a Vicenza contro il progetto di allargamento della base militare americana all'aeroporto Dal Molin. La Manifestazione ha visto la partecipazione di oltre cinquemila persone ai due cortei, uno in partenza dalla Stazione e uno dal Campeggio No Dal Molin. I cortei si sono poi uniti davanti al Dal Molin all'interno del quale centinaia di manifestanti hanno piantato degli alberi, atto simbolico per trasformare la base in un parco pubblico e riprendersi così un pezzo di territorio strappato alla città, asservito alle logiche di guerra e destinato ad una massiccia cementificazione.


Nella foto Flavio Cogo, Simone Stefan, Riccardo Veca.

Si apre il Blog: Rifonda il Lido e Pellestrina!

Benvenuti nel Blog del circolo di Rifondazione Comunista e della Sinistra Europea "Giovanbattista Gianquinto" del Lido e di Pellestrina. Apriamo oggi questo spazio di dibattito e di informazione per tutto ciò che riguarda l'attività dei comunisti lidensi e pellestrinotti. Ci auguriamo che possa essere strumento interessante ed utile.

Al nostro circolo, attivo al Lido sin dalla fondazione del Partito, si sono uniti nel 2005 i compagni di Pellestrina, in seguito all'unificazione dei consigli di quartiere di Lido-Malamocco-Alberoni e Pellestrina-San Pietro in Volta, in un'unica nuova Municipalità del Comune di Venezia.

Rifondazione Comunista è parte della coalizione di centrosinistra che amministra le due isole e può contare su due consiglieri di cui uno membro dell'Esecutivo con delega all'Ambiente e al Territorio. è invece all'opposizione nel consiglio della Delegazione di zona di Pellestrina dov'è stato eletto un nostro consigliere all'interno della lista unitaria di centrosinistra "Insieme".

Oltre al circolo del Partito da quest'anno è attivo nel nostro territorio anche il circolo culturale "Rosa Luxemburg", costola lidense dell'ormai storico circolo di Cannaregio, nato su iniziativa dei compagni di rifondazione ma aperto anche ai non iscritti al Partito.

Per contatti scriveteci all'indirizzo e.mail rifondazionelido@libero.it, oppure presso il gruppo consiliare della Municipalità, via Sandro Gallo 32/a Lido, 30126 Venezia.

Grazie per l'attenzione

Le compagne ed i compagni del circolo