venerdì 21 settembre 2012

Teatro Marinoni e sfregi alla legalità

Apprendo da il Gazzettino (del 20 settembre 2012) come il vicepresidente della Municipalità Bodi consideri l'occupazione del Teatro Marinoni uno “sfregio alla legalità”.

Premetto che mi pare che tale sfregio alla legalità sia di assai minor entità dello sfregio “della” legalità, rappresentato dallo scandalo della legalissima operazione Ospedale al Mare-palacinema, sostenuta con ampio consenso bipartisan anche da parte delle forze politiche oggi in maggioranza in Municipalità, che ha visto come unico risultato tangibile la realizzazione del buco costato quasi quaranta milioni di euro.

Entrando nel merito, rilevo che lo “sfregio degli occupanti” ha consentito il recupero alla pubblica fruizione di un edificio storico segnato da anni d'incuria e la sua difesa dalla devastazione sistematica a cui sono andate incontro le altre strutture abbandonate dell'ex ospedale: ha impedito, per esempio, che si ripetessero eventi analoghi alla “scomparsa” della via crucis dalla chiesa e della scultura del leone marciano dal giardino. Lo “sfregio” poi, oltre ad offrire un programma culturale di tutto rispetto, ha messo a disposizione del Lido una sala dove organizzare iniziative, dibattiti ed eventi, quella sala pubblica di cui tanto si sente l'esigenza da parte del mondo associativo lidense e che a tutt'oggi non esiste in strutture comunali.

Auspico che il vibrato appello del Vicepresidente al ripristino della legalità sia volto non ad ipotesi di sgombero, che priverebbero il Lido di una ricchezza (sociale oltre che architettonica) e riprecipiterebbero il Marinoni nel suo antico stato d'abbandono, ma vada piuttosto verso il sostegno da parte della Municipalità delle richieste di chi ha recuperato quello spazio, esplicitate in una petizione, per l'ufficializzazione della gestione collettiva dell'auditorium e per impedirne la vendita a privati.



Simone Stefan

segretario Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra

Venezia-Lido


Festa di Liberazione: alcune foto dei compagni del circolo del Lido

Il dibattito sulla TAV il 31 agosto, con Checchino Antonini, giornalista di Liberazione; Marco Simionato, coordinamento No Tav Venezia-Trieste; Simone Stefan, segretario circolo del Lido di Rifondazione Comunista; Rosa Rinaldi, segreteria nazionale Rifondazione Comunista; Gianni Foffano, onsigliere comunale di Quarto d'Altino, Rifondazione Comunista.  
 Il banchetto dei Giovani Comunisti: Simone Stefan e Giovanna Piccoli
Flavio Cogo al banchetto del comitato No Grandi Navi, con Luciano Mazzolin, dell'Associazione Ambientevenezia
Federico Di Giandomenico in cucina, con Sofia Marri

Gianni Veneziale (a destra) ascolta un dibattito con l'inseparabile cagnolina Asta.


La festa, con grande successo di pubblico si è tenuta dal 24 agosto al 2 settembre in campo S. Giacomo da l'Orio. Di particolare rilievo i due dibattiti con Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista: il primo con Pierre Laurent del Front de Gauche e con Gianni Rinaldini dirigente della Fiom-Cgil, il secondo con Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom-Cgil e Alexis Tsipras, leader della Federazione della Sinistra Radicale greca - Syriza. Il video completo del secondo dibattito è interamente scaricabilem dal sito provinciale del partito http://www.prcvenezia.org