giovedì 29 gennaio 2009

Torcinovich lascia la delega all'ambiente

Dopo essermi consultato con il mio partito, ho deciso di rimettere la delega nelle mani del Presidente della Municipalità. A scanso di equivoci, dico subito che la costruzione del Palazzo del cinema e il conseguente abbattimento della pineta non sono la ragione di questa mia decisione.

Ciò che invece ha indotto me e il Partito della Rifondazione comunista a questa decisione è stato, innanzitutto, lo scarso interesse dimostrato dalla maggioranza in Municipalità, salve alcune lodevoli eccezioni, nei confronti delle questioni ambientali, in palese violazione del patto programmatico. Se il buongiorno si vede dal mattino, giusto all’indomani della riconferma dell’amministrazione di centro sinistra per Lido Pellestrina, l’Esecutivo, senza alcuna motivazione plausibile, ha bocciato la mia proposta di ricostituzione del “Gruppo ambiente” che prevedeva la partecipazione attiva di cittadini e associazioni. Eppure, nella precedente consiliatura tale gruppo aveva svolto un apprezzabilissimo lavoro …
Da lì in poi il mio ruolo di delegato all’ambiente è stato più volte misconosciuto e scavalcato in una sorta di autoreferenzialità presidenzialistica. Da ultimo, il caso dell’importante progetto ambientale sulle tegnue realizzato dal Comune col decisivo apporto della Municipalità … all’insaputa del delegato all’ambiente! I miei tentativi di stimolare un lavoro collettivo, “di squadra” sono falliti anche a causa della vuotezza della delega. Finché si trattava di votare innocui documenti, costituenti mere petizioni di principio, non sorgevano problemi; ma quando si è trattato di operare concretamente in difesa del verde e dell’ambiente, magari operando scelte e impegnando risorse, c’erano sempre altre priorità e tutto finiva in studi di fattibilità, mai del resto approntati. Così è stato per il recupero di un’area verde a Malamocco, per dotare il parco di terre perse di un’area cani agibile, per la realizzazione di piste ciclabili

Soprattutto, ciò che è mancato e manca è una visione complessiva e prospettica in cui inserire le varie questioni affrontate. Si procede per scelte singole, senza delineare una comune e condivisa visione di insieme, perché la sintesi è affidata a pochi fedelissimi decisori, per di più ossequioso ai (presunti) poteri forti locali. In questo quadro, l’ambiente particolarmente prezioso di Lido e Pellestrina diventa questione di “valorizzazione”, il che ha finora comportato nella migliore delle ipotesi rendere giardino o “parcheggio a verde” aree che andavano ben altrimenti tutelate.
Eppure, nel programma del centrosinistra che ancora considero e consideriamo valido, gli elementi per una buona politica ambientale c’erano e in misura notevole.

L’ altro riguardo che mi obbliga a rinunciare alla delega è appunto la sua inefficacia pratica. In questi anni, nonostante i miei solitari sforzi per invertire la tendenza, mi sono accorto che non potevo contare su nessun reale potere di intervento. Le Municipalità non sono state fornite di deleghe sull’ambiente. E ciò ha dato luogo a un solo apparente paradosso: l’aumento del potere dei funzionari e degli uffici comunali, a dispetto delle intenzioni di fornire ai cittadini uno strumento di controllo e di decisione politica a loro più vicino. Infatti, le proposte, i suggerimenti e le indicazioni avanzate all’Amministrazione comunale andavano e vanno sempre sottoposte al vaglio del dirigente del settore competente, il quale si riserva di decidete assumendo di fatto il ruolo di decisore politico, nel mentre la responsabilità politica relative alle scelte (o alle non - scelte) rimane comunque in capo al delegato / consigliere. Lo stesso vale all’interno della Municipalità stessa. Non essendovi deleghe specifiche sull’ambiente, tutte le opere e gli interventi che incidevano su questo spesso non venivano neanche anticipati e discussi col Delegato. Così è stato, solo per fare due esempio, per la realizzazione del parco di terre perse e per la bretella per gli autobus dell’ACTV a Malamocco; pure i parcheggi nel verde dell’intervento di Piazze S. Antonio e Traù, inseriti in corso d’opera, sono stati fatti all’insaputa del delegato all’ambiente.

Addirittura anche per cose previste da norme e regolamenti bisogna aspettare il placet degli Uffici: così è per l’affidamento delle aiuole di piazza Traù alla cura dei residenti. Incontri spiegazioni e accordi non sono bastati , adesso la decisione (ripeto: per una cosa prevista dal regolamento per il verde pubblico!) spetta agli Uffici comunali. E intanto gli anni passano.
Quattro ne sono passati da quando ho segnalato la pericolosa discarica dietro il cimitero di Pellestrina, suggerendo di mettere una barra per impedire il suo riformarsi una volta bonificata l’area. La barra non è stata messa, né la bonifica stata fatta, nonostante solleciti, incontri, sopralluoghi e richiami. E che dire dell’impianto fotovoltaico per la piscina energivora di Ca’ Bianca? Ho portato il progetto a costo zero fino all’Assessore ai Lavori pubblici ma non si è potuto fare nulla … bisognava percorrere altre strade … nulla di fatto, insomma.
Quasi due anni di discussioni, a volte anche aspra, è costato l’esame del Piano dell’arenile. La proposta elaborata dalla Municipalità è stata, in quell’occasione, condivisa e articolata in modo dettagliato: ora il Piano è fermo in qualche Ufficio e sono stati annunciati cambiamenti da autorevole membro della Giunta comunale, sulla cui natura nulla ufficialmente si sa. E gli anni passano.

Mi rimane il rammarico per il fatto che tali questioni le avevo individuate e segnalate ancora anni fa ma tali analisi non sono mai state prese in considerazione. Anzi, le prese di posizione politiche mie del mio gruppo politico sono state per lo più ridotte al rango di questioni personali o di semplice ricerca di visibilità giornalistica. Per noi è stato veramente difficile operare in queste condizioni. Tuttavia, poiché riteniamo ancora valido il patto programmatico del centrosinistra a suo tempo siglato, cercherò assieme al mio Gruppo di contribuire alla sua realizzazione dai banchi del Consiglio, anche per rispetto del voto di preferenza che gli elettori mi hanno assegnato.


Venezia Lido, 29 Gennaio 2009


Sergio TORCINOVICH
Consigliere Municipalità Lido e Pellestrina
Gruppo Rifondazione comunista - Sinistra europea

giovedì 8 gennaio 2009

Chiediamo una nuova convocazione della commissione sanità

Al Presidente della IV Commissione
Politiche Sociali ed Educative – Sanità
Pietro BALLARIN

e, p.c. Al Delegato alle Politiche sociali ed educative e sanitarie
Giannandrea MENCINI
MUNICIPALITÀ LIDO PELLESTRINA

Oggetto: Richiesta riunione IV Commissione

Venezia-Lido, 8 gennaio 2009

Notizie di stampa danno ormai per certo il trasferimento del servizio di radiologia presso la struttura privata del S. Camillo. Questa scelta della Regione ci pare quantomeno contraddittoria con le assicurazione di USSL 12 e del Sindaco che promettevano il trasferimento di tutti i servizi sanitari al Monoblocco. Inoltre, ci pare assurdo delocalizzare un servizio così importante in un luogo lontano dal punto di primo intervento, fatto che costringerebbe i traumatizzati a dolorosi, costosi e pericolosi trasporti da una parte all’altra dell’isola prima di venire, se del caso, trasferiti nella struttura ospedaliera del Civile.

Fra la popolazione serpeggia un’altra fonte di preoccupazione, relativa alla sostanziale chiusura del sevizio di rianimazione presso il Punto di primo intervento che non sarebbe più assegnato a medici specializzati. La preoccupazione è anche nostra, sia in quanto cittadini che amministratori. Ci chiediamo infatti cosa potrà succedere in caso di pazienti che necessitino di stabilizzazioni salvavita; ma ci chiediamo anche cosa potrà avvenire, per l’economia turistica, se si venisse a spargere la voce che a Lido Pellestrina mancano i servizi sanitari di base.

Ricordiamo che il territorio della nostra Municipalità, proprio per le sue caratteristiche insulari, ha bisogno di servizi ad hoc e di attenzioni particolari che l’USSL non ha mai dimostrato di avere.

Tutti questi motivi ci inducono a richiedere una riunione della commissione nella quale sia prevista la partecipazione dei massimi responsabili dell’USSL 12 per chiarire le motivazioni di queste scelte e, soprattutto, per permettere al Consiglio di prendere una posizione politica in merito.

Simone STEFAN – Capogruppo

Sergio TORCINOVICH - Consigliere

giovedì 1 gennaio 2009

1 Gennaio 1959 - 1 Gennaio 2009: 50 anni della Rivoluzione Cubana

Oggi cade il cinquantesimo anniversario della Rivoluzione Cubana.


Auguri di buon anno nuovo a tutte e tutti.