lunedì 30 agosto 2010

Dibattito: l'informazione non si imbavaglia

Questa sera ore 18.00 campo dell'Erbaria

Dibattito organizzato dai Giovani Comunisti di Venezia nell'ambito della Festa di Liberazione

partecipano:

Beppe Giulietti: associazione Articolo 21

Checchino Antonini: giornalista di Liberazione

Filippo Jannacopoulos: editore di Rete Veneta

Alberto Vitucci: giornalista de La Nuova Venezia, consigliere nazionale dell'Ordine dei Giornalisti

Rosa Rinaldi: responsabile Nazionale Comunicazione PRC-SE, segreteria nazionale PRC

coordina:

Simone Stefan: Giovani Comunisti Venezia

lunedì 23 agosto 2010

Manifestazione No Nucleare

La rete No Nucleare veneta organizza una manifestazione al Lido di Venezia per il 4 settembre.
Una motonave partirà da Chioggia per arrivare alle

ore 16.00 piazzale S. M. Elisabetta - Lido di Venezia

con corteo fino alla Mostra del Cinema.

Festa di Liberazione a Rialto


Rifondazione Comunista ripropone anche quest'anno la Festa di Liberazione a Rialto, in campo dell'Erbaria. Un'occasione di dibattito politico e di confronto, ma anche per stare assieme e divertirsi in compagnia di buona musica e di un'ottima cucina. Come ogni anno ci sarà anche lo stand libri e magliette dei Giovani Comunisti.

Il programma dei dibattiti si aprirà con il comizio di Cesare Salvi, portavoce nazionale della Federazio...ne della Sinistra, e si concluderà con il dibattito tra Paolo Ferrero e Pierluigi Bersani.

Ovviamente qualunque compagno voglia collaborare anche all'aspetto organizzativo è il benvenuto! Comunicate le disponibilità al segretario del circolo o al coordinatore cittadino Alberto Cancian.

Di seguito pubblichiamo il progamma dettagliato della Festa: ci si vede a Rialto!

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FESTA DI LIBERAZIONE DI RIALTO “I DIRITTI NEGATI NELLA CRISI GLOBALE”

--Sabato 28 agosto 2010

ore 20.00 Comizio di apertura:
Alberto Cancian – Coordinatore Circoli PRC Venezia ed Estuario
Nicola Atalmi – Segretario regionale PDCI
Renato Cardazzo – Segretario regionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Cesare Salvi – Portavoce nazionale della Federazione della Sinistra

ore 21.00 Concerto ALICE VIOLATO BLUES BAND

ore 23.00 Barcone Jazz

--Domenica 29 Agosto 2010

ore 18.00 dibattito "Donne, diritti, opportunità"
partecipano:
Giovanna Pastega – Giornalista e Vicepresidente Commissione Pari Opportunità Prov. Venezia
Chiara Marri – Consigliera Rifondazione Comunista Municipalità Venezia Murano Burano
Marie Louise Niwemukobwa – Associazione Donne Immigrate Solidaires
Barbara Spinelli – Autrice del libro "Femminicidio"
coordina:
Elena Carradori – Consigliera provinciale Rifondazione Comunista

ore 21.00 Concerto PALCO AI GIOVANI con PURPLE STILE, PHARMAKOSKAMBA, BACARO TOUR, HARDENED SINNERS

ore 23.00 Barcone Jazz

--Lunedì 30 Agosto 2010

ore 18.00 dibattito “L’informazione non si imbavaglia”
Beppe Giulietti – Associazione Articolo 21
Checchino Antonini – Giornalista Liberazione
Filippo Jannacopoulos – Editore di Rete Veneta
Alberto Vitucci – Giornalista Consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti
Rosa Rinaldi – Resp. Naz. Comunicazione Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Coordina:
Simone Stefan – Giovani Comunisti Venezia

ore 21.00 Concerto SILVIA DONATI QUARTET

ore 23.00 Barcone Jazz

--Martedì 31 Agosto 2010

ore 18.00 dibattito “Crisi e Finanza”
Matteo Gaddi – Resp. Dipartimento Nord Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Luigi Vinci – Direzione Nazionale Rifondazione Comunista
Roberto Romano – Economista Centro studi CGIL
Alessandro Volponi – Università di Fermo
Coordina:
Angelo Zaccaria – Dip. Reg. Affari Economici Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

ore 21.00 Concerto SKA-J

ore 23.00 Barcone Jazz

--Mercoledì 01 Settembre 2010

ore 18.00 dibattito “Acqua pubblica, dal basso si può!”

Massimo De Grandi – Presidente ARCI Venezia
Oscar Mancini – CGIL Veneto
Luca Cecchi – Forum dell’acqua veronese / Università dell’Acqua
Emilio Molinari – Comitato italiano del Contratto Mondiale dell'Acqua
Renato Cardazzo – Segretario regionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Coordina:
Enrica Berti – Consigliera PRC Municipalità di Venezia – ANPI Venezia

ore 20.45 Concerto VOCI DAL MONDO

ore 21.45 Cabaret: Acqua alla gola! Una risata per seppellire la privatizzazione dell’acqua.

Diego Parassole
Alberto Patrucco
Luca Klobas
Gianluca De Angelis

ore 23.00 Barcone Jazz

--Giovedì 02 Settembre 2010

ore 21.00 Concerto SOUL POWER

ore 23.00 Barcone Jazz

--Venerdì 03 Settembre 2010

ore 18.00 dibattito “La Cultura negata. Tagli alla cultura, tagli al futuro!”

Giorgio Orsoni – Sindaco di Venezia
Citto Maselli – Regista
Stefania Brai – Resp. Nazionale Cultura Rifondazione Comunista
Mariangela Melato – Attrice
Nicola Tranfaglia – Docente universitario
Realtà Sindacali delle principali Istituzioni culturali veneziane
Coordina:
Andrea Bonifacio – Circolo tematico sulla Cultura PRC – Sinistra Europea

ore 21.00 “Musiche da film e musiche da repertorio” a cura degli Artisti Lavoratori del “Teatro la Fenice”

ore 23.00 Barcone Jazz

--Sabato 04 Settembre 2010

ore 18.00 dibattito “Grecia, Germania, Italia… Crisi e Sinistra in Europa!”

Sergio Montagner – Segretario CGIL Venezia
Heinz Bierbaum – Vicepresidente Die Linke
Dimitris Stoumpos – Comitato Centrale e A. D. di "Avgi" giornale di Synaspismos
Dino Greco – Direttore di Liberazione
Coordina:
Pietrangelo Pettenò – Consigliere regionale Federazione della Sinistra Veneta PRC – S.E.

ore 21.00 Concerto B-WOPS

ore 23.00 Barcone Jazz

--Domenica 05 Settembre

ore 15.00: Corteo e Regata Storica 2010

ore 21.00 “Quale Italia dopo Berlusconi?”

confronto tra
Paolo Ferrero – Segretario Nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Pierluigi Bersani – Segretario Nazionale Partito Democratico
Presenta:
Sebastiano Bonzio – Segretario provinciale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Coordina:
Gabriele Polo – Giornalista de “Il Manifesto”

Manifestazione per la santià pubblica, in difesa del Monoblocco

Ancora una volta i cittadini lidensi sono costretti a scendere in piazza per difendere la sanità pubblica, sotto attacco da parte degli speculatori.

Protestiamo insieme

VENERDì 3 SETTEMBRE 2010,
ore 17.30 S. Maria Elisabetta.

Corteo per il Gran Viale e il Lungomare, conclusione con comizio in Piazzetta Lepanto

Partecipate numerosi!

giovedì 12 agosto 2010

9 agosto: assemblea pubblica davanti al monoblocco

Folta partecipazione all'assemblea pubblica organizzata dal coordinamento per la sanità e dal comitato Sinistraunitalido, davanti al Monoblocco. Ha introdotto i lavori Salvatore Lihard e tra gli altri sono intervenuti Simone Stefan e Sergio Torcinovich, ex consiglieri della Municipalità di Rifondazione e compagni del nostro circolo. Presenti due consiglieri comunali (Giuseppe Toso del PD e Funari dell'IdV) ma nessuno della Municipalità. Hanno preso la parola anche Bruno Amendola, Walter Vanni, e altri cittadini.

Pubblichiamo foto e rassegna stampa



Salvatore Lihard

Chi comanda a Venezia? Oam e Palazzo del Cinema: il comune è sotto ricatto

Pubblichiamo intervento di Simone Stefan dell'8 agosto, inviato alla stampa locale.
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Leggo indignato che l'operazione Palazzo del Cinema – Ospedale al Mare, di cui in tempi non sospetti avevamo indicato limiti e rischi, sta fatalmente sfuggendo di mano. Ricordo bene che il progetto dell'area ex OAM che era stato illustrato (non votato, solo graziosamente illustrato) in Municipalità prevedeva solo tre nuove edificazioni: una a fini residenziali sul campo da calcio della Favorita e sui magazzini adiacenti, una alberghiera dietro il monoblocco ed una con vincolo sanitario nell'area di ex ginecologia. Il resto dell'area della Favorita diventava parco pubblico e il monoblocco conservava i servizi sanitari, come peraltro assicurato da Cacciari e dal commissario Spaziante in una partecipata assemblea pubblica. E questo lo sapevano tutti gli interessati. Dopo però è emersa la necessità dell'investitore privato di massimizzare i profitti (chi l'avrebbe mai detto!!) e quindi sono improvvisamente comparse le torri da venti metri (edificazioni “anni '60” che deturperanno il panorama lidense) più villette al posto del parco della Favorita. Riassumiamo quindi che sta succedendo: il Governo Berlusconi e la precedente Giunta Comunale, in perfetto accordo, impongono un Commissario per la realizzazione del palazzo del cinema, dotato di poteri speciali giustificati dal fatto che l'opera dev'essere inaugurata per un evento straordinario quale l'anniversario dell'unità d'Italia nel 2011 (cosa che, penserò male, non credo avverrà). I poteri di questo commissario travalicano l'ambito di questo progetto per essere estesi, senza alcun motivo logico apparente, ad altre zone del Lido e addirittura all'isola della Certosa, aree sulle quali il Comune di fatto abdica ai propri compiti di gestione del territorio (d'altronde gli strumenti di garanzia, controllo e discussione democratica sono “lacci e laccioli” da tagliare, come ci ha pazientemente insegnato l'ex sindaco Cacciari). Il Comune si avventura in una complessa operazione immobiliare ipotecando la tenuta del bilancio comunale al buon esito della compravendita dell'OAM, fatto che ovviamente pone l'Istituzione Pubblica in una posizione di estrema debolezza e ricattabilità rispetto al privato investitore, che ora batte cassa (o si fa come dico io o non pago e il Comune va a mare). Complimenti! Il Comune subisce, in barba alle promesse elettorali. Viene proposto solo oggi (sorta di placebo) un referendum per decidere se i lidensi preferiscono perdere il monoblocco o subire la costruzione dei palazzoni, consultazione che ovviamente inviterò a boicottare.
Ma quindi chi comanda a Venezia? I cittadini e le istituzioni da loro elette o le grandi imprese private che hanno il potere di fare il bello e il cattivo tempo in città? Purtroppo credo di avere la risposta.

Simone Stefan
ex consigliere della Municipalità Lido-Pellestrina
Federazione della Sinistra – Rifondazione Comunista

Iniziativa GC sulla libertà di stampa

Il 19 e 20 giugno si è tenuta a Forte Marghera la festa dei Giovani Comunisti di Venezia. In questo ambito si è svolto un interessante dibattito sull'informazione e sulla libertà di stampa a cui ha partecipato anche Sergio Torcinovich, insegnante di diritto e compagno del nostro circolo. Assieme a Torcinovich tra i relatori c'erano Luca Ferrari, poeta e giornalista del Corriere del Veneto, Giovanni Pascoli presidente della FNSI Veneto, Pietrangelo Pettenò consigliere regionale della Federazione della Sinistra. Coordinava Luca del coordinamento provinciale dei Giovani Comunisti di Venezia.
Sergio Torcinovich, Luca Ferrari, Luca, Giovanni Pascoli, Pietrangelo Pettenò

Il Pubblico

foto iniziativa RPS di maggio


Da sinistra: Giacomo Gianolla, Simone Stefan, Italo Trevisan, Augusto Rocchi, Sebatiano Bonzio

martedì 18 maggio 2010

Segnaliamo iniziativa di area RPS

Segnaliamo questa iniziativa:

20 MAGGIO 1970 – 20 MAGGIO 2010:
40 ANNI DI STATUTO DEI LAVORATORI

Per l'attualità della sinistra e dei comunisti è necessario un progetto
di rilancio dei diritti dei lavoratori, di superamento della precarietà,
di garanzia per il redditto


DIBATTITO PUBBLICO
Martedì 25 Maggio 2010 ore 17.30
Sala S. Leonardo – Cannaregio, Venezia

introduce:

SIMONE STEFAN
Comitato Politico Nazionale Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
Coordinatore Regionale area Rifondazione per la Sinistra

intervengono:

ITALO TREVISAN
ex Segretario Regionale Funzione Pubblica CGIL
ex Segretario della Camera del Lavoro

GIACOMO GIANOLLA
Avvocato giuslavorista

SEBASTIANO BONZIO
Segretario Provinciale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Consigliere Comunale di Venezia con delega al lavoro

conclude:

on. AUGUSTO ROCCHI
Segreteria Nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Coordinatore Nazionale area Rifondazione per la Sinistra


area politica e culturale
RIFONDAZIONE PER LA SINISTRA
Partito della Rifondazione Comunista – SE

lunedì 19 aprile 2010

Ringraziamento di Simone Stefan agli elettori

Finalmente sono arrivati i risultati delle elezioni comunali. La vittoria del centrosinistra ravviva il mio orgoglio di essere veneziano: la nostra città si conferma l'anomalia del veneto, forte della sua storia democratica e cosmopolita. Non vedremo le ronde padane calcare le nostre calli e le nostre strade, né avremo un sindaco a mezzo servizio. Il vero lavoro però comincia oggi: la società civile dovrà vigilare perché le politiche della nuova amministrazione siano davvero partecipate, democratiche e solidali. Un appello a tutti perché la guardia non venga abbassata: "libertà è partecipazione" cantava Gaber, dicendo una grande verità.

Il risultato della Federazione della Sinistra PRC-PDCI non è purtroppo soddisfacente. Secondo gli ultimi dati pubblicati Ci fermiamo al 3,32%, al di sotto delle aspettative, eleggendo un solo consigliere comunale. La sinistra tutta dovrà produrre un'approfondita riflessione sul significato di questo risultato e sulla propria prospettiva. Senza dubbio in primis c'è bisogno di maggiore unità.

Il mio risultato personale invece è veramente ottimo: con 112 preferenze risulto il quarto più votato della nostra lista (su 45 candidati) e il secondo di Rifondazione, dopo il capolista, consigliere comunale uscente e segretario provinciale di Rifondazione Sebastiano Bonzio (712 preferenze), l'ex consigliere e delegato all'urbanistica della Municipalità di Mestre del Pdci Giampietro Francescon (197) e l'ex assessore provinciale del Pdci Lilli Carnieletto (116). Dopo di me Davide Ravagnan si ferma a 49 preferenze.

Tenuto conto anche della perifericità della realtà in cui ho svolto la mia attività amministrativa (appunto le isole del Lido e di Pellestrina: la municipalità più periferica rispetto a Venezia e ai centri della terraferma, meno popolata del comune e l'unica oggi di destra) e il fatto che mi confrontavo per la prima volta con una competizione elettorale a livello comunale, in una città vasta e complessa come Venezia, il risultato è ancora più significativo.

Per quanto riguarda la Munciipalità del Lido e di Pellestrina, purtroppo la vittoria per un pugno di voti della coalizione di destra ci impedisce di realizzare l'elezione di un consigliere. Risulto comunque il più votato con 76 preferenze, seguito dal compagno del Pdci Silvestro Sasso che si ferma a 14.

La mia affermazione personale mi riempie di soddisfazione: la considero comunque un punto di partenza e non di arrivo. Non intendo deludere la fiducia di quanti mi hanno votato e vi assicuro che la mia attività politica continuerà al di fuori del consiglio. Mantengo attivo il mio gruppo Facebook per continuare a confrontarmi e discutere con quanti mi hanno sostenuto.

Vorrei ringraziarvi personalmente uno ad uno, intanto, nell'impossibilità di farlo nell'immediato, invio a tutti un grandissimo grazie e vi invito ancora una volta a restare in contatto.

Come si gridava nel Maggio Francese: "non è che l'inizio, continuiamo la lotta"

Simone Stefan

31.03.2010

domenica 28 marzo 2010

Ultimo appello al voto

Si è conclusa la campagna elettorale per queste elezioni comunali. In queste settimane ho incontrato tante persone. Persone orgogliose della specificità veneziana, città accogliente e solidale, che non vogliono rassegnarsi a vedere la loro città percorsa da ronde padane e governata solo nei week-end. Persone democratiche che vogliono decidere il futuro della loro città, perché sia vitale, un luogo dove vivere e lavorare, e non si trasformi invece in una specie di parco-divertimenti retto dai gruppi economici che ne sfruttano solo l'immagine. Persone che vogliono vivere in un ambiente salubre e non ammalarsi per aver dovuto respirare i rifiuti tossici di nuovi inceneritori o delle lavorazioni tossiche di Marghera.

Ho incontrato anche tante persone deluse: persone “di sinistra” ma deluse dalla scelta di candidati troppo centristi, deluse dall'allargamento all'Udc, deluse da molte scelte dell'amministrazione uscente, deluse anche dalle troppe divisioni a sinistra. Ancora una volta a costoro ribadisco l'importanza di arginare la destra che ci governa e al tempo stesso rafforzare nel centrosinistra le forze politiche che propongono una effettiva alternativa e che hanno dimostrato negli anni di essere sempre dalla stessa parte.

Vi invito quindi ancora una volta a votare la FEDERAZIONE DELLA SINISTRA (Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Socialismo 2000, Lavoro e Solidarietà).

Simone Stefan

martedì 23 marzo 2010

Il mondo della cultura CON NOI!

Il premio Nobel Dario Fo, l'attrice Franca Rame, l'astrofisica Margherita Hack, l'attore, scrittore e musicista Moni Ovadia, l'attore e comico Paolo Rossi sostengono la Federazione della sinistra



VOTA E FAI VOTARE
FEDERAZIONE DELLA SINISTRA

Chi comanda a Venezia? Speculazioni immobiliari e poteri forti

Ma da chi è governata Venezia? La domanda non è retorica. Sulla città insistono progetti speculativi di vario genere su cui l'amministrazione pubblica e i cittadini sono di fatto esautorati del potere decisionale. Decidono i commissari di governo, decide la Save, decide lautorità portuale, decide il Consorzio Venezia Nuova, decide chi detiene il potere economico. E il Cosiglio Comunale, la Commissione Salvaguardia, i veneziani? Sono “lacci e lacciuoli” da tagliare, come ha recentemente ricordato Massimo Cacciari. In tutto questo la democrazia partecipata, il federalismo con cui tutti si riempiono la bocca, vanno a farsi benedire. Vediamo di tracciare un quadro, necessariamente parziale, di cosa sta succedendo in città.

Il Lido è oggetto di una grande speculazione edilizia, legata alla realizzazione del nuovo palazzo del cinema. Su richiesta del sindaco Cacciari, il governo ha affidato la gestione della realizzazione del palazzo a Vincenzo Spaziante già vicesegretario generale alla difesa e vice capo del dipartimento della Protezione Civile, nonché più recentemente assessore della giunta Loiero in Calabria e presidente di una società di Finmeccanica. Approfittando della nomina a commissario di Spaziante l'accordo tra sindaco e governo ha stabilito di inserire tra le deleghe del commissario anche la possibilità di esaminare qualunque progetto presentato dai privati che possa servire a “valorizzare il territorio”. Pertanto il commissario si trova oggi a gestire la realizzazione del palazzo del cinema, la cosiddetta riqualificazione dell'ex ospedale al mare e in più ha approvato (o si appresta ad approvare) un progetto che riguarda nuove edificazioni sul Parco delle Rose e al Forte Malamocco. Più recente la notizia che il commissario prenderà sotto la sua ala anche l'Isola della Certosa, superando quindi i troppo angusti confini lidensi. I poteri del commissario travalicano i limiti urbanistici, bypassano la commissione salvaguardia, evitano quindi i “lacci e lacciuoli”: l'approvazione dei progetti quindi prescinde da qualunque valutazione di altri organi e dal piano regolatore. Ecco, per esempio, che al Parco delle Rose viene previsa l'edificazione di alcuni condomini e di due garage sotterranei. La contropartita che i privati dovrebbero dare in cambio di cotanta generosità da parte dell'amministrazione, sarebbe la realizzazione di opere di pubblica utilità a loro spese, quale il rifacimento del lungomare.
Al di là comunque della positività o meno dei singoli progetti (anche se forse nuove case popolari a prezzo calmierato, magari per i giovani, sarebbero più utili dei centri benessere), resta il punto che i cittadini sono completamente al di fuori del processo decisionale che interessa il loro territorio e ne sono fuori anche le istituzioni democratiche (consiglio comunale e consiglio della municipalità) che non possono dire una parola in merito ed al massimo possono essere graziosamente informate. Il sindaco ha rivendicato con forza la paternità dell'idea del commissariamento, auspicando l'abolizione della commissione salvaguardia e aggiungendo che: “ce ne vorrebbero di commissari così”. Ma perché allora non abolire direttamente la figura del Sindaco e sostituirla con il più efficiente Podestà di nomina governativa, di mussoliniana memoria?
L'investitore principale di questa operazione è il gruppo finanziario Est Capital, di Gianfranco Mossetto e Federico Tosato, una holding che si occupa di gestione di fondi immobiliari, e che ha acquistato gli hotel Excelsior e Des Bains e l'ex Ospedale al Mare (azionisti Mossetto, presidente 30,25%; Tosato vicepresidente 30,25%; Eta Finance spa 20%; Pulega AD 8,50%; altri 11%) . Il gruppo ha acquisito oltre 100.000 mq di proprietà immobiliari e 350.000.000 euro di investimenti (fonte: sito società).
Il progetto inoltre ha l'espresso sostegno dall'immobiliare Antonio De Martino che ha acquisito la proprietà del Parco delle Rose. De Martino è esponente di riferimento dell'Udc lidense e presidente dell'associazione “Vivere il Lido” che raccoglie la maggior parte dei commercianti del Gran Viale.
La maggior parte delle forze presenti in consiglio di municipalità, Pd in testa, con la sola esclusione di noi e dei verdi, ha espresso grande favore rispetto a questa situazione identificando un proficuo circolo virtuoso tra pubblico e privato. La nostra preoccupazione è invece appunto la mancata possibilità dell'ente locale di influire su scelte attorno alle quali gravitano interessi economici veramente rilevanti.

Accanto ai temi della “valorizzazione del Lido” una grande variante al piano regolatore che ha interessato il comune di Venezia nei mesi scorsi è stato il cosiddetto quadrante tessera. Una serie di associazioni ambientaliste hanno rilevato che tale operazione interesserà un'area di oltre 100 ettari con una edificabilità di oltre un milione di mq (1.085.000) in aggiunta all'attrezzatura polivalente per lo stadio e i grandi spettacoli. Si andrà quindi a quadruplicare la superficie urbanizzata prevista per la grande attrezzatura polivalente per la quale il piano regolatore comunale vigente già destina un'area di 274.000 mq.
Anche qui l'interesse economico dei privati risulta prevalente rispetto alla volontà delle comunità locali, tanto che i tecnici che hanno redatto la variante pare siano stati incaricati dai privati interessati. La Municipalità di Favaro ha decisamente espresso la propria contrarietà al progetto, che prevede una vastissima area di nuove edificazioni che modificheranno profondamente la vita della popolazione, lamentando il non coinvolgimento nel processo decisionale. Sempre da parte della Municipalità è stato anche paventato un rischio idrogeologico connesso alle nuove edificazioni, stante la morfologia di un territorio soggetto a bonifica meccanica e che costituisce il tratto terminale del bacino scolante veneto. Un eventuale ulteriore impermeabilizzazione del territorio, specialmente in seguito all'eventuale ampliamento dell'aeroporto, potrebbe acuire il rischio già presente di inondazioni, come dimostrato dalle alluvioni del settembre 2006 e 2007. Nell'ambito di questo progetto si inserisce infatti la proposta di realizzazione di una nuova pista dell'aeroporto, opzione di cui da più parti si contesta la necessità effettiva, paragonando il traffico aereo su Venezia con quello di altri aeroporti internazionali.
I principali attori economici in questo caso sono il Casinò di Venezia, tramite un'immobiliare da esso posseduta, e la Save, spa aeroportuale, che hanno espresso la dichiarata volontà di utilizzare tale operazione per “produrre risorse”. Per quanto riguarda il comportamento dell'amministrazione comunale sul tema, pur essendoci stata effettivamente l'approvazione del Consiglio Comunale, al contrario di quanto avvenuto per il Lido, è certamente sospetta la brusca accelerazione imposta all'approvazione, peraltro a fine mandato.
Il progetto di portare le olimpiadi del 2020 a Venezia, scaturito improvvisamente, va inserito in questo contesto e quindi nel quadro della nuova urbanizzazione di Tessera. Credo che, rispetto all'entusiasmo espresso da più parti, la prudenza sia d'obbligo: abbiamo ancora vivo il ricordo delle speculazioni di Italia '90!

Accanto a tutto ciò non va poi dimenticato il tema del Mose, che pare scomparso dalla discussione politica, visto lo spedito procedere dei lavori. Forse le possibilità di fermare la realizzazione dell'opera sembrano ormai poche, ma è invece vero che tutta la parte meccanica ed le paratie devono ancora essere costruite. Se ci fosse la volontà politica, l'ecomostro potrebbe essere ancora fermato. Secondo quanto riferito dall'associazione AmbienteVenezia in una recente conferenza stampa per i candidati alle comunali (a cui, per inciso, ero l'unico candidato presente) nuovi studi dimostrerebbero che l'oscillazione delle paratoie, al verificarsi di specifiche condizioni metereologiche e di marea, potrebbe essere assai maggiore dei 5-6 gradi previsti. Questo comporterebbe l'ingresso di una notevole quantità di acqua in laguna anche a Mose chiuso (vanificando quindi l'utilità dell'opera) e addirittura il rischio di ribaltamento di una paratia. Finora non si è avuta alcuna risposta scientifica a questa analisi da parte dei progettisti del Mose, nonostante la richiesta avanzata di un confronto tecnico-scientifico. Non mi dilungo sul tema (chi interessato può ascoltare nella sezione “video” del gruppo Facebook il mio intervento alla festa di Liberazione di Firenze) ma è chiaro e attualissimo il problema della situazione abnorme rappresentata dall'esistenza di un concessionario unico delle opere di salvaguardia, che opera al di fuori della normativa sulla concorrenza, e che esercita un potere economico rilevantissimo in città, resta intatta. E riguardo al tema del Mose deve ancora aprirsi tutta la partita delle opere di compensazione, su cui non mi sembra si sia ancora aperta nessuna discussione ampia e fattiva. L'attenzione sul Mose va tenuta alta, così come la denuncia dei danni che cagionerà e degli interessi economici che muove.

Ma sempre in ambito di speculazioni immobiliari bisogna anche sottolineare come negli ultimi anni il bilancio del comune di Venezia si sia mantenuto anche grazie alle alienazioni di immobili. Dopo le cartolarizzazione della giunta Costa, il comune ha continuato a vendere, fino a giungere a creare un fondo apposito, finalizzato alla gestione e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale e alla sua vendita al momento della realizzazione delle condizioni migliori. Questo può anche essere fatto una tantum per finanziare spese d'investimento: sorge però un problema quando il comune dipende dalle alienazioni immobiliari, soprattutto se poi deve andare... in affitto, come è accaduto per alcuni uffici.

Per quanto riguarda il tema ambientale, anche se non più gli aspetti legati alle speculazioni immobiliari, penso sia utile citare, se non altro perché notizia recente, la annunciata rimessa in funzione dell'inceneritore SG31 di Marghera. Stiamo ancora pagando l'inquinamento dell'inceneritore di Sacca Fisola: il tratto di laguna attorno alla sacca dov'era situato è una delle più inquinate da diossina. L'inceneritore sg31 brucerà rifiuti tossico-nocivi che arriveranno da tutta Italia e si prevedono 100.000 tonnellate all'anno. L'incenerimento dei rifiuti produce l'emissione di sostanze tossiche e di polveri sottili che è dimostrato nel lungo termine aumentano la mortalità generale per cause cardiovascolari e respiratorie, nonché per tumore. La riapertura dell'inceneritore quindi pone una nuova fonte di inquinamento in un'area già fortemente minata e che invece va bonificata e recuperata, in primis attraverso le politiche di riconversione del polo chimico, così come da sempre avanzate dal nostro partito. È necessario quindi opporsi a questa ipotesi e dobbiamo invece farci promotori di politiche finalizzate al riciclo dei rifiuti e quindi alla riduzione della quantità di rifiuti da smaltire.

Simone Stefan

candidato Federazione della Sinistra
consiglio comunale di Venezia
consiglio della Municipalità del Lido e di Pellestrina

Banchetto al mercatino

Questa mattina abbiamo organizzato un banchetto elettorale al mercatino del Lido. Pubblichiamo alcune foto.



Roberto Stefan



Stefano De Piccoli

Spritz Hour dei Giovani Comunisti



Ottima riuscita dello spritz hour pre-elettorale dei Giovani Comunisti di Venezia a S. Margherita, lo scorso 19 marzo. Presenti i compagni GC del nostro circolo Sandra Gaetani (candidata alla Municipalità) e Simone Stefan (candidato al Consiglio Comunale e alla Municipalità). A Venezia ci sono ancora tanti giovani antifascisti e di sinistra che vogliono (e devono) dir la loro!



I Candidati GC

I No Mose accolgono Brunetta: doveva parlare all'auditorium S. Margherita ma ha rinunciato


Punti programmatici delle/dei Giovani Comuniste/i


agli spritz. I compagni del nostro circolo Flavio Cogo e Nicola Calenda



Candidati: Simone Stefan, Sandra Gaetani

lunedì 8 marzo 2010

Oggi Giornata Internazionale della Donna

Oggi Giornata (e non Festa!) Internazionale della Donna, ricordando le lotte del passato e preparando quelle del futuro, contro la violenza e il patriarcato, per una sempre maggiore uguaglianza. Grazie donne!

Contro il decreto salva-liste


Il 6 marzo scorso abbiamo presentato a Mestre la lista della Federazione della Sinistra per le elezioni comunali. Abbiamo poi organizzato una manifestazione in Piazza Ferretto contro il decreto salva liste del PDL.

La legge NON è uguale per tutti e il presidente Napolitano avvalla l'ennesimo provvedimento ad hoc per salvare Berlusconi e i suoi. Sicuramente se ad arrivare fuori tempo o a mancare di firme fossero state le liste di qualche forza "minore" ora questa sarebbe fuori. Incapaci ed imbroglioni! E governano il paese...

Sullo striscione VERGOGNA DECRETO TRUFFA

venerdì 5 marzo 2010

Astensionismo: autolesionista e controproducente

In seguito alla ricandidatura di Giovanni Gusso a presidente della Municipalità del Lido e di Pellestrina, avvenuta in seguito agli accordi stipulati a livello comunale della coalizione del centrosinistra, diversi aderenti a Rifondazione Comunista hanno annunciato la loro astensione alle elezioni municipali. La candidatura di Gusso, così come quella di Orsoni a sindaco, non è certo la più rappresentativa per la sinistra (ed uso un eufemismo) e peraltro è bene ricordare che la Muncipalità del Lido e di Pellestrina è stata l'unica in cui Rifondazione Comunista ha scelto di uscire dall'esecutivo, in contrasto con le scelte in materia di sanità e ambiente.

L'astensione tuttavia impedirebbe la rappresentanza in consiglio municipale delle istanze che il Prc ha portato avanti in questi anni. Il parallelo con la situazione comunale, che ci vede sostenere un candidato centrista come Giorgio Orsoni, è evidente. L'importante è che le forze progressiste di sinistra siano rappresentate e determinanti, in grado quindi di influenzare le decisioni. L'astensione non solo darebbe un concreto vantaggio ai partiti della destra, ma appunto impedirebbe, in caso di vittoria del centrosinistra, una reale rappresentanza delle posizioni di sinistra. Riporto di seguito il mio intervento sulla situazione lidense, ripreso da il Gazzettino e da La Nuova.

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Intervengo in merito all'articolo “Gusso si ripresenta, la sinistra si ribella”. Sono noti i motivi di contrasto che ci sono stati tra Rifondazione Comunista e il presidente Gusso nel corso della precedente consiliatura, (in particolare in tema di ambiente, sull'operazione finanziaria Palazzo del Cinema-Ospedale al Mare, sulle modalità di coinvolgimento dei cittadini...) così com'è noto il tentativo di Rifondazione Comunista di costruire un'ipotesi di presidenza diversa, che garantisse una discontinuità rispetto ai temi citati. L'accordo sulla ripresentazione di Giovanni Gusso è avvenuto a livello comunale e non lidense, nell'ambito del quadro complessivo delle sei municipalità. La scelta di presentare comunque la lista Rifondazione-Comunisti Italiani al Lido e a Pellestrina è dovuta, oltre che alla considerazione della necessità primaria di evitare la conquista del nostro territorio da parte della destra e della Lega, anche e soprattutto all'accordo in cinque punti raggiunto (e garantito) a livello comunale riguardo ai temi controversi, con particolare attenzione verso le operazioni speculative che interesseranno il Lido in un prossimo futuro. Ci candidiamo quindi ad essere garanti di quei punti, in coerenza con le posizioni da noi espresse e sostenute nel precedente quinquennio. Perché questo avvenga è però necessario che la Federazione della Sinistra (Prc-Pdci) sia rappresentata e determinante in Consiglio, pertanto considero l'opzione astensionista lesiva e controproducente, in quanto impedirebbe la rappresentanza delle nostre posizioni.

Simone Stefan
segretario Rifondazione Comunista
Lido-Pellestrina

Non voteremo per la municipalità

Pubblichiamo l'intervento di alcuni compagni del circolo che hanno scelto il non voto alle prossime elezioni della Municipalità

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Non voteremo per il centrosinistra alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio della Municipalità di Lido Pellestrina. Non voteremo neanche a destra; semplicemente, non ritireremo la scheda.

La vicenda della designazione del Candidato Presidente della coalizione si è conclusa nel più avvilente e peggiore dei modi. Nell’unica Municipalità in cui forte si era levata la richiesta di una svolta nell’amministrazione del decentramento nel segno di una discontinuità col recente passato, la coalizione allargata al centro con l’UDC ripropone il vecchio Presidente che molti aveva lasciato perplessi per la sua per lo meno scarsa attitudine a considerare gli interessi generali della popolazione e del territorio, avendo egli sempre privilegiato il rapporto con i “poteri forti”, in special modo quelli della vecchia e nuova speculazione urbanistico – immobiliare.

La nostra non è una posizione puramente ideologica: sono i fatti, a tutti ben noti, a condurci a queste considerazioni. Ricordiamone alcuni:

- l’assoluta mancata aderenza ai programmi sottoscritti;

- la conseguente ambiguità sulla questione sanitaria, in particolare sul rapporto pubblico / privato, superata solo a seguito dell’ampia e trasversale mobilitazione popolare che chiedeva la difesa del Monoblocco senza se e senza ma;

- la non volontà di tutelare gli spazi verdi (ad es., il giardino storico del casinò), considerati aree da riempire con nuove costruzioni, parcheggi, cantieri, nel segno della “valorizzazione” e del “recupero” speculativi;

- l’entusiasmo incondizionato per operazioni urbanistiche che modificheranno l’assetto del territorio con l’aggravante dell’espropriazione del ruolo degli enti pubblici rappresentativi, ruolo che viene assegnato a un Commissario governativo che non deve rendere conto a nessuno;

- l’incapacità di pensare una seria ed efficace politica del traffico e della viabilità, a fronte di dati sull’inquinamento dell’aria quanto meno allarmanti;

- un appiattimento stucchevole sulle posizioni dell’Amministrazione centrale, indicativo di subordinazione culturale e di mancanza di prospettive strategiche di una qualche consistenza.



Oggi il Lido è tutto un cantiere e il peggio deve ancora arrivare. Se si sta costruendo l’isola del futuro (ma quale futuro?), è certo che il presente è assai triste e faticoso.

Altre soluzioni erano percorribili, meno traumatiche e maggiormente in grado di rendere coeso il raggruppamento. Ma non si è voluto dare ascolto a motivate e argomentate istanze, per cui ancora una volta dobbiamo registrare che è prevalsa la logica spartitoria sul rispetto delle specificità delle realtà locali.

Ciò che lascia maggiormente stupefatti è il fatto che nessuna forza politica abbia saputo resistere concretamente a questa china e che neanche dalla società civile, come invece ci sarebbe potuto aspettare data l’attenzione per le tematiche ambientali, sia pervenuto un segnale preciso e coerente di opposizione nella direzione della discontinuità.

Non voteremo a destra ma non voteremo neanche per questa coalizione che perseguirà gli obiettivi tipici della destra.





Venezia, 28.02.2010



Bruno AMENDOLA

Alessandro BIASIOLI

Oriella BUSETTO

Salvatore LIHARD

Sergio TORCINOVICH

Gianni VENEZIALE

Eliana ZENNARO

I 5 punti per la Municipalità del Lido e di Pellestrina

La Federazione della Sinistra, unitamente alla lista In Comune con Bettin, ha accettato di entrare nella coalizione del centrosinistra lidense in seguito all'approvazione a livello comunale dei punti programmatici che seguono. Ci candidiamo ad essere sentinelle della realizzazione di questi punti, garantiti comunque a livello comunale.

1. Rafforzare e rilanciare la partecipazione cittadina


La nuova Municipalità del Lido e di Pellestrina deve essere capace di ascoltare e di dar voce ai bisogni dei suoi abitanti e di interpretarli traducendoli in nuove forme di esercizio della democrazia.

La prossima Amministrazione si impegnerà a rendere effettivo il diritto alla partecipazione dei cittadini e delle loro espressioni associative, siano esse economiche, di categoria, culturali, sociali e a difesa dell'ambiente.

Con questo fine andranno rafforzati e rinnovati alcuni strumenti di democrazia diretta: dalla convocazione di periodiche assemblee cittadine, su temi di forte rilevanza per la comunità del Lido, alla promozione del bilancio partecipato, come momento permanente di valorizzazione della cittadinanza attiva e come strumento di successiva rendicontazione delle proposte e delle scelte effettuate, all’istituzione di uno sportello ad hoc per raccogliere tutte le istanze poste dai cittadini del Lido.

La democrazia e la partecipazione cittadina sono il bene più prezioso della comunità: nessuna deroga può essere pertanto consentita e nessuna gestione commissariale governativa può estendersi aldilà delle competenze e responsabilità assegnate.


2. Una visione coerente del governo del territorio


Il patrimonio territoriale del Lido e di Pellestrina deve essere concepito come un bene comune indivisibile. La salvaguardia naturale e/o monumentale non può essere disgiunta da una coerente gestione unitaria dell’intero territorio amministrativo; ciò significa innanzitutto impedire qualsiasi trasformazione distruttiva privilegiando esplicitamente il recupero e il riutilizzo del patrimonio immobiliare esistente. L’indicazione programmatica che informerà l’operato della prossima amministrazione sarà di assicurare una effettiva e permanente prevalenza dell’interesse pubblico per tutte e per ognuna delle scelte amministrative adottate.


3. La condivisione delle scelte urbanistiche


Le scelte urbanistiche dovranno essere ricondotte nell’alveo delle normali procedure urbanistiche: ciò significa che la logica del commissariamento è da considerarsi estranea e dannosa per lo sviluppo armonico ed equilibrato della comunità locale. In particolare, la prossima amministrazione si prodigherà per un controllo costante delle trasformazioni urbane più sensibili (area ex Ospedale al Mare, aree militari dimesse, etc.) e chiederà la revoca di tutti i compiti del Commissario che esulino dalla realizzazione del Palazzo del Cinema.


4. La solidarietà come elemento di aggregazione sociale


Per affermare una più alta qualità della vita in comunità, è indispensabile un rinnovato sforzo in materia di politiche sociali. L’attenzione alle fasce di popolazione più fragili ed esposte alle difficoltà economiche e al disagio sociale costituirà un punto caratterizzante per la nuova Amministrazione.

Il volontariato sarà valorizzato e reso sinergico rispetto ai servizi sociali in essere. La crescita di maggiori e potenziati spazi pubblici da destinare alle associazioni locali costituirà un contributo effettivo allo sviluppo comunitario.


5. La sanità e il diritto alla salute come diritti inalienabili


La prossima amministrazione si impegna ad assicurare in modo concreto e preciso il potenziamento dei servizi che costituiscono il servizio sanitario di prossimità. Ciò significa, in particolare, il ripristino di alcuni servizi essenziali (idroambulanza di stanza al Lido e presenza del medico rianimatore 24 ore su 24).

Il “Monoblocco” per il Lido e la sede del “Distretto” per Pellestrina, dovranno continuare ad essere i contenitori di riferimento a garanzia del diritto alla difesa della salute di ogni abitante delle isole.



domenica 28 febbraio 2010

I candidati al Consiglio Comunale di Venezia del circolo del Lido e di Pellestrina


Il circolo del Lido e di Pellestrina di Rifondazione Comunista, presenta i seguenti candidati nella lista comunale della FEDERAZIONE DELLA SINISTRA (RIFONDAZIONE-COMUNISTI ITALIANI):

STEFAN Simone
TORCINOVICH Sergio
ZENNARO Eliana

Presentata la lista della Federazione della Sinistra per la Municipalità


...E alla fine si sosterrà la ricandidatura di Giovanni Gusso alla presidenza della Municipalità del Lido e di Pellestrina.

Negli scorsi mesi Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia e Libertà e un segmento del mondo ambientalista isolano, raggruppato nel cartello "Ambiente, Salute e Solidarietà", hanno dato vita ad un laboratorio politico che chiedeva discontinuità rispetto alla precedente amministrazione Gusso. In particolar modo si è puntato a ricostruire un'alleanza di centrosinistra rimettendo al centro i temi ambientali e le modalità di partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa delle nostre isole. La richiesta di sostituire il candidato presidente con qualcuno più disponibile a rappresentare queste istanze (ricordiamo che Rifondazione è stata costretta, unico caso nelle sei municipalità veneziane, ad abbandonare l'esecutivo municipale) non è stato raccolto dal tavolo comunale che si occupava complessivamente delle trattative sul decentramento. Purtroppo la mancata presentazione di una lista civica ambientalista ha indebolito la prospettiva di presentarci autonomamente, tenuto anche conto che per le elezioni municipali non esiste il ballottaggio.

Si è quindi sottoscritto un accordo tecnico, con lo scopo preciso di impedire la conquista da parte della Lega della nostra Municipalità, accordo in cui sono stati inseriti punti programmatici precisi rispetto alla discontinuità richiesta dalla sinistra e dal mondo ambientalista, in particolare per quanto riguarda il coinvolgimento dei cittadini nella vita amministrativa (assemblee pubbliche periodiche, bilancio partecipativo), sostegno alla sanità pubblica, ridimensionamento del ruolo del commissario governativo (che dovrà limitarsi a seguire i lavori del Palazzo del Cinema).

Perché la prossima amministrazione sia realmente discontinua è necessario però che la nostra forza politica, che ha rappresentato la voce critica della maggioranza negli ultimi cinque anni, sia determinante nel prossimo consiglio municipale e quindi possa fungere da sentinella dell'accordo sottoscritto a livello centrale.

Per questo vi chiediamo di darci la vostra fiducia, forti del lavoro fatto nella precedente consiliatura, e di votare FEDERAZIONE DELLA SINISTRA (RIFONDAZIONE-COMUNISTI ITALIANI).



Pubblichiamo di seguito la nostra lista

STEFAN Simone

BRAVO Margherita
BERTAZZO Giulia Diletta
BERTOTTO Alessandra
BONICELLI Valerio
CANCIAN Alberto
COGO Flavio
D'ANTIGA Luca
DORDIT Valeria
FERRO Willy
GAETANI Sandra
GIUMAN Manuel
PILON Elena
SASSO Silvestro
SECCHI Lorenzo
ZANETTI Cristiano

lunedì 15 febbraio 2010

Incontro con Bettin

Il 16 gennaio 2010, in vista delle primarie per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra, si è svolto al Lido presso l'Hotel Hungaria un'assemblea pubblica con Gianfranco Bettin, candidato sostenuto da Rifondazione, SEL, Verdi e sinistra PD. Il confronto, moderato dal presidente dell'Auser Sandro Cicogna, ha visto la partecipazione di Roberto D'Agostino (Sinistra Ecologia e Libertà) e di Simone Stefan (Rifondazione Comunista).

Gianfranco Bettin pur non avendo vinto le primarie, può vantare un ottimo 35%: la sinistra c'è e dovrà pesare.

Pubblichiamo alcune foto dell'evento.

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il pubblico


L'intervento di Simone Stefan



L'intervento di Roberto D'Agostino
L'intervento di Gianfranco Bettin

La Municipalità boccia il piano del traffico. Determinante il voto di Rifondazione

23.11.2009

Il gruppo PRC ha votato contro il Piano Generale del Traffico Urbano. Il piano è stato respinto dal Consiglio della Municipalità con il solo voto favorevole del Partito Democratico, incaponitosi sulla questione quando anche gli interventi del pubblico erano stati estremamente critici.

La promessa dell'assessore Mingardi di realizzare un biciplan per il Lido, non è stata ritenuta garanzia sufficiente, soprattutto dato che l'amministrazione è in scadenza. È stata respinta anche la proposta dei Verdi, sostenuta anche da noi, di ritirare il piano e ripresentarlo dopo alcuni giorni integrato dalla proposta di biciplan. Non è rimasto che votare contro. Pubblichiamo in parte l'intervento del nostro capogruppo con le motivazioni del voto contrario di Rifondazione Comunista.


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Innanzitutto poniamo una questione di metodo: ancora a dicembre 2008 abbiamo presentato una serie di osservazioni sul Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) al protocollo generale. Tali osservazioni non sono state considerate in quanto, apprendiamo dalla stampa, presentate all'ufficio sbagliato. Ci chiediamo quindi che fine abbiano fatto. Abbiamo già posto il problema in commissione e lo riponiamo qui in consiglio. Al di là della questione tecnica qui c'è anche una questione politica: ci viene chiesto il voto sul piano del traffico, quando le nostre osservazioni su di esso non sono state non dico approvate, ma neanche rigettate in maniera motivata: non sono state prese minimamente in considerazione!


Lasciando perdere questa questione, anche perché diverse osservazioni presentate dai cittadini riprendono anche i temi da noi sollevati, entriamo nel merito. Crediamo che il piano sia insufficiente, soprattutto alla luce del fatto che è stato elaborato in ben dieci anni. In larga parte fa una fotografia dell'esistente, esistente che è stato proficuamente realizzato dalla Municipalità in questi anni, che ha dimostrato indubbiamente una sensibilità dell'istituzione sul tema. Tuttavia adesso è ora di andare oltre.


Le nostre osservazioni riguardavano essenzialmente due punti: le piste ciclabili e la previsione di un parcheggio di 456 posti nel campo dei lagunari di S. Nicolò.

Per quanto concerne le piste ciclabili: il piano non le prevede, disegnando al loro posto le corsie riservate, come quelle che oggi si trovano in via Sandro Gallo, da via Colombo verso via Malamocco. Per quanto anche le corsie riservate contribuiscano a dare ordine al traffico, non offrono assolutamente la stessa sicurezza delle piste ciclabili in sede propria. Ricordo che l'introduzione di tali corsie aveva suscitato molti dubbi in commissione e anche critiche da parte della Polizia Municipale ed erano infatti state introdotte in via sperimentale.


La mancata previsione delle piste ciclabili viene giustificata da tre ragioni: innanzitutto dall'”esiguità del traffico veicolare”. Questo ci lascia molto perplessi, il traffico veicolare è notevole ed è certamente eccessivo rispetto alle necessità dell'isola. Poi si adduce una mancanza di spazio: se questo è vero per alcune strade, in altre (per esempio nelle riviere S. Nicolò e S. M. Elisabetta, nella parte di via S. Gallo in cui la carreggiata si allarga, in via Malamocco, nell'ex galoppatoio del tram nei lungomari...) lo spazio è sufficiente. Infine si parla di mancanza di fondi: pochi giorni or sono è stato dato risalto sulla stampa all'inaugurazione del circuito di piste ciclabili di Trivignano per cui é stata spesa una cifra ingente. Siccome il Comune di Venezia è unico, ci chiediamo come mai il Lido non sia stato considerato nel progetto della piste ciclabili: una parte dei fondi stanziati per la terraferma potevano essere impiegati anche nella nostra isola.

Ci si accusa di avere un “approccio ideologico” sulla questione. Ci chiediamo se non sia ideologico l'approccio del sindaco Cacciari che afferma che le piste ciclabili al Lido sono “ridicole”. Non sono ridicole, sono necessarie per la sicurezza!


L'altro punto, dicevo, è la questione del parcheggio di 456 posti auto presso la stazione del Ferry Boat di S. Nicolò. Scopo dichiarato in premessa del Piano del Traffico (PGTU) è la “riduzione del traffico veicolare”. In sede di illustrazione del Piano Urbano della Mobilità (PUM) è stato detto che strumento per realizzare questo obiettivo è la riduzione dei parcheggi, che scoraggia l'uso dell'automobile. Bene, il PGTU del Lido che quindi si pone lo steso obiettivo del PUM, prevede questo mega-parcheggio che peraltro sarebbe destinato alle autovetture dei residenti del centro storico di Venezia, attualmente parcheggiate nelle strade dell'isola. A noi pare che il problema non sia di come “stipare” meglio le auto, ma invece di come evitare che queste arrivino al Lido.


Simone Stefan

capogruppo PRC-SE

Che fine ha fatto il Piano degli Arenili del Lido? Verrà stravolto?

Lettera inviata alla stampa in data 17.11.2009 e non pubblicata

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Nell'ormai lontano marzo 2007 la Municipalità del Lido e di Pellestrina ha espresso, all'unanimità dei votanti, parere positivo all'adozione del Piano dell'Arenile del Lido, risultato reso possibile da un attento lavoro istruttorio, che ha visto la presenza in commissione dei concessionari delle spiagge, delle associazioni ambientaliste e di esperti. Oggetto di particolare attenzione è stata la previsione delle aree di riconnessione dunale. A questo proposito la Municipalità ha scelto di eliminare tale previsione per le zone ormai più fortemente antropizzate, ma ha deciso di mantenere il vincolo in altre aree, specificatamente nei “Siti di Interesse Comunitario” di S. Nicolò e degli Alberoni. Questa scelta è stata dettata da due motivazioni: innanzitutto dalla constatazione che nelle zone protette la tutela ambientale è interesse prevalente, ma anche, per quanto riguarda la spiaggia degli Alberoni, per una concreta esigenza di sicurezza. Infatti nel Piano Provinciale di Emergenza del 2003 si legge testualmente (punto 4.2): “Lungo il litorale del Lido è stato identificato un unico tratto a rischio elevato (di inondazione), localizzato nella porzione meridionale del litorale. […] si sono formati accumuli eolici spontanei che non possono essere considerati una difesa, in quanto privi di alcun carattere di stabilità e continuità. L’assenza di difese e la presenza, direttamente alle spalle della spiaggia emersa, del complesso ospedaliero del S. Camillo, posto in una quota ben più bassa rispetto alla spiaggia, concorrono all’identificazione di un rischio elevato per questo tratto, per il quale esiste una elevata probabilità di inondazione in caso di mareggiata associata ad acqua alta”. Il Piano di Emergenza indica poi la realizzazione di una serie di dune stabilizzate tramite barriere frangivento e fitostabilizzazione, quale strumento di difesa contro l'“elevato rischio” inondazioni. In un momento in cui il tema della sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico è drammaticamente attuale, stupisce e preoccupa che il Comune di Venezia non abbia ancora detto una parola definitiva sul Piano dell'Arenile e che anzi si siano succedute sulla stampa dichiarazioni che sembrano andare nella direzione di modificare ulteriormente il piano (cancellando di fatto il parere della Municipalità), eliminando la zona di riconnessione dunale degli Alberoni (si è detto per “salvare la spiaggia di Visconti”). Premesso che un'ondulazione sulla spiaggia, facilmente superabile con transiti leggeri, non crediamo ostacolerebbe il turismo in loco né le attività del S. Camillo (che peraltro si sta dotando di piscine), alla luce del Piano di Emergenza ci pare che tali dichiarazioni siano fatte con disarmante leggerezza: invitiamo quindi l'amministrazione comunale ad un'approfondita riflessione e la Municipalità e il suo Presidente ad un'attenta vigilanza.


Simone Stefan
Capogruppo Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Municipalità Lido – Pellestrina

Alberi del Lido


Un altro albero verrà abbattuto al Lido. E’ morto, probabilmente di cancro. Si tratta di un platano centenario, posto all’incrocio tra via Emo e Lungomare Marconi, di fronte all’Excelsior. Presto entreranno in funzione le motoseghe e un alberello verrà messo al suo posto. Ma l’area cambierà i suoi connotati. Quando ero delegato all’ambiente della Municipalità, mi era venuta l’idea di valorizzare quell’albero, segnalandolo in una piccola guida al pari di altri significativi per età ed espansione. L’idea non fu apprezzata e non ebbe seguito, ma col senno di poi è stato meglio così. Infatti, troppi sono gli alberi di grosso fusto abbattuti o in via di abbattimento nell’isola. C’è un piano dell’Amministrazione comunale di abbattimenti e sostituzione, in corso di esecuzione da parte di Veritas. Gli alberi grandi creano problemi: costano per le necessarie potature e sono pericolosi per gli schianti di rami o della stessa pianta in caso di fortunali. Allora è meglio risolvere il problema segando. Avete mai visto curare un albero ammalato? Quello è un lavoro da botanici e giardinieri esperti; in tempi in cui anche la cura delle persone è materia di discussione, figurarci se ci sono risorse disponibili per curare gli alberi! Ormai, la figura del giardiniere responsabile di un’area verde non esiste più: troppo costosa e anacronistica nell’epoca dell’outsourcing. Anche la scelta politica (nazionale) di creare società in mano pubblica per i vari settori di intervento pubblici non è estranea alla poca disponibilità di risorse per la cura (e non solo del verde): l’aumento dei costi di gestione (CdiA, collegi sindacali, strutture burocratiche e quant’altro) sottrae risorse agli interventi istituzionali. La parola, dunque, alle motoseghe. Purtroppo, penso che sic stantibus rebus un altro tipo di interventi sia impensabile: se fossi amministratore di Veritas non credo avrei margini per fare altrimenti.

C’è un’altra questione. Gran parte dei problemi degli alberi derivano dai lavori di edificazione o per i sottoservizi (fognature, telefonia, luce, acqua, gas) che a ritmo incessante e continuativo interessano il territorio. La presenza di apparati radicali confligge col rispetto del cronoprogramma: è più semplice e, forse, economico, tirar dritto, magari senza rispettare il Regolamento del verde, eventualmente pagando per alberi nuovi in sostituzione di quelli irrimediabilmente danneggiati. Ma non sarà più la stessa cosa. Infatti, il profilo paesaggistico del Lido in questi anni è sensibilmente cambiato.

Alberi ce ne sono ancora molti (circa 7.000, contando solo quelli di proprietà comunale): la situazione è certamente invidiabile. Ma di questo passo, il patrimonio arboreo verrà impoverito e appiattito. Se poi consideriamo la scarsa sensibilità in genere verso tutte le aree verdi, che comporta ad es. l’inutile distruzioni di roveti proprio nel periodo della riproduzione dell’avifauna, per il nostro territorio le prospettive ambientali si fanno cupe: meglio mobilitarsi subito, prima che quel che resta di un patrimonio secolare venga dilapidato in pochi anni. Ma nn basta tutelare il singolo albero o una pineta: la consapevolezza che il problema è assai più ampio deve divenire senso comune.

Sergio Torcinovich –

consigliere Rifondazione comunista S. E. - Municipalità Lido Pellestrina



Riparte il blog

Riprendiamo oggi ad aggiornare il blog del nostro circolo. Tranquilli: l'assenza di un costante aggiornamento non ha rispecchiato un blocco della nostra attività politica! Abbiamo proseguito con costanza nel nostro impegno per il territorio lidense e pellestrinotto. Pubblichiamo di seguito alcuni documenti degli scorsi mesi.

Con l'auspicio che riprendiate a seguirci!

Simone Stefan
Ormai sono passati più di sei mesi dalla tragica scomparsa di Eva, mia madre e compagna del circolo. Solo oggi torno ad aggiornare il blog. Ci tengo comunque a ringraziare da queste pagine, che raccontano la vita della nostra piccola comunità politica, quanti sono stati e continuano ad essere vicini a me e alla mia famiglia. Simone