martedì 6 novembre 2007

VERGOGNA: bocciata la commissione d'inchiesta sui fatti di Genova


È curioso, per chi è di sinistra, sentire ogni giorno che il governo sarebbe tenuto sotto schiaffo dalla Sinistra. Per l’ennesima volta le forze cosiddette moderate hanno imposto la loro volontà votando con la destra. È stata così bocciata l’istituzione di una commissione d’inchiesta per indagare sui fatti avvenuti durante il vertice del G8, a Genova, nel 2001. Con la destra hanno votato l’Udeur di Mastella (già responsabile dell’affondamento dei Pacs) e l’Italia dei Valori del fustigatore dei vizi Antonio Di Pietro: lo stesso Di Pietro che è contrario ai costi della politica e vota il mantenimento dell’inutile società per il Ponte sullo Stretto di Messina, che è ministro del centrosinistra e presenta progetti di legge congiuntamente ad Alleanza Nazionale, che è contrario ai piccoli partiti e presiede un piccolo partito. La Rosa nel Pugno (solitamente così attenta ai temi dei diritti umani) non ha invece partecipato al voto.

Nel 2001 ci fu una sospensione dello Stato democratico con gravi violazioni dei diritti umani, come è stato denunciato anche da Amnesty International. La violenza delle cariche, l’attacco notturno alla scuola Diaz, le umiliazioni di Bolzaneto, la morte del ventenne Carlo Giuliani furono frutto, nel peggiore dei casi, di un predeterminato disegno repressivo, nel migliore di una pessima gestione dell’ordine pubblico: in entrambe le ipotesi c’è bisogno di verità. Una commissione avrebbe potuto osservare non i singoli casi (come sta giustamente facendo la magistratura) ma l’evento nel suo complesso. Che chi governava allora preferisca il silenzio posso capirlo. Che lo preferiscano quelli che siedono in parlamento anche grazie al mio voto, no.

Simone Stefan

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