lunedì 15 febbraio 2010

Che fine ha fatto il Piano degli Arenili del Lido? Verrà stravolto?

Lettera inviata alla stampa in data 17.11.2009 e non pubblicata

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Nell'ormai lontano marzo 2007 la Municipalità del Lido e di Pellestrina ha espresso, all'unanimità dei votanti, parere positivo all'adozione del Piano dell'Arenile del Lido, risultato reso possibile da un attento lavoro istruttorio, che ha visto la presenza in commissione dei concessionari delle spiagge, delle associazioni ambientaliste e di esperti. Oggetto di particolare attenzione è stata la previsione delle aree di riconnessione dunale. A questo proposito la Municipalità ha scelto di eliminare tale previsione per le zone ormai più fortemente antropizzate, ma ha deciso di mantenere il vincolo in altre aree, specificatamente nei “Siti di Interesse Comunitario” di S. Nicolò e degli Alberoni. Questa scelta è stata dettata da due motivazioni: innanzitutto dalla constatazione che nelle zone protette la tutela ambientale è interesse prevalente, ma anche, per quanto riguarda la spiaggia degli Alberoni, per una concreta esigenza di sicurezza. Infatti nel Piano Provinciale di Emergenza del 2003 si legge testualmente (punto 4.2): “Lungo il litorale del Lido è stato identificato un unico tratto a rischio elevato (di inondazione), localizzato nella porzione meridionale del litorale. […] si sono formati accumuli eolici spontanei che non possono essere considerati una difesa, in quanto privi di alcun carattere di stabilità e continuità. L’assenza di difese e la presenza, direttamente alle spalle della spiaggia emersa, del complesso ospedaliero del S. Camillo, posto in una quota ben più bassa rispetto alla spiaggia, concorrono all’identificazione di un rischio elevato per questo tratto, per il quale esiste una elevata probabilità di inondazione in caso di mareggiata associata ad acqua alta”. Il Piano di Emergenza indica poi la realizzazione di una serie di dune stabilizzate tramite barriere frangivento e fitostabilizzazione, quale strumento di difesa contro l'“elevato rischio” inondazioni. In un momento in cui il tema della sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico è drammaticamente attuale, stupisce e preoccupa che il Comune di Venezia non abbia ancora detto una parola definitiva sul Piano dell'Arenile e che anzi si siano succedute sulla stampa dichiarazioni che sembrano andare nella direzione di modificare ulteriormente il piano (cancellando di fatto il parere della Municipalità), eliminando la zona di riconnessione dunale degli Alberoni (si è detto per “salvare la spiaggia di Visconti”). Premesso che un'ondulazione sulla spiaggia, facilmente superabile con transiti leggeri, non crediamo ostacolerebbe il turismo in loco né le attività del S. Camillo (che peraltro si sta dotando di piscine), alla luce del Piano di Emergenza ci pare che tali dichiarazioni siano fatte con disarmante leggerezza: invitiamo quindi l'amministrazione comunale ad un'approfondita riflessione e la Municipalità e il suo Presidente ad un'attenta vigilanza.


Simone Stefan
Capogruppo Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Municipalità Lido – Pellestrina

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