lunedì 15 febbraio 2010

La Municipalità boccia il piano del traffico. Determinante il voto di Rifondazione

23.11.2009

Il gruppo PRC ha votato contro il Piano Generale del Traffico Urbano. Il piano è stato respinto dal Consiglio della Municipalità con il solo voto favorevole del Partito Democratico, incaponitosi sulla questione quando anche gli interventi del pubblico erano stati estremamente critici.

La promessa dell'assessore Mingardi di realizzare un biciplan per il Lido, non è stata ritenuta garanzia sufficiente, soprattutto dato che l'amministrazione è in scadenza. È stata respinta anche la proposta dei Verdi, sostenuta anche da noi, di ritirare il piano e ripresentarlo dopo alcuni giorni integrato dalla proposta di biciplan. Non è rimasto che votare contro. Pubblichiamo in parte l'intervento del nostro capogruppo con le motivazioni del voto contrario di Rifondazione Comunista.


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Innanzitutto poniamo una questione di metodo: ancora a dicembre 2008 abbiamo presentato una serie di osservazioni sul Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) al protocollo generale. Tali osservazioni non sono state considerate in quanto, apprendiamo dalla stampa, presentate all'ufficio sbagliato. Ci chiediamo quindi che fine abbiano fatto. Abbiamo già posto il problema in commissione e lo riponiamo qui in consiglio. Al di là della questione tecnica qui c'è anche una questione politica: ci viene chiesto il voto sul piano del traffico, quando le nostre osservazioni su di esso non sono state non dico approvate, ma neanche rigettate in maniera motivata: non sono state prese minimamente in considerazione!


Lasciando perdere questa questione, anche perché diverse osservazioni presentate dai cittadini riprendono anche i temi da noi sollevati, entriamo nel merito. Crediamo che il piano sia insufficiente, soprattutto alla luce del fatto che è stato elaborato in ben dieci anni. In larga parte fa una fotografia dell'esistente, esistente che è stato proficuamente realizzato dalla Municipalità in questi anni, che ha dimostrato indubbiamente una sensibilità dell'istituzione sul tema. Tuttavia adesso è ora di andare oltre.


Le nostre osservazioni riguardavano essenzialmente due punti: le piste ciclabili e la previsione di un parcheggio di 456 posti nel campo dei lagunari di S. Nicolò.

Per quanto concerne le piste ciclabili: il piano non le prevede, disegnando al loro posto le corsie riservate, come quelle che oggi si trovano in via Sandro Gallo, da via Colombo verso via Malamocco. Per quanto anche le corsie riservate contribuiscano a dare ordine al traffico, non offrono assolutamente la stessa sicurezza delle piste ciclabili in sede propria. Ricordo che l'introduzione di tali corsie aveva suscitato molti dubbi in commissione e anche critiche da parte della Polizia Municipale ed erano infatti state introdotte in via sperimentale.


La mancata previsione delle piste ciclabili viene giustificata da tre ragioni: innanzitutto dall'”esiguità del traffico veicolare”. Questo ci lascia molto perplessi, il traffico veicolare è notevole ed è certamente eccessivo rispetto alle necessità dell'isola. Poi si adduce una mancanza di spazio: se questo è vero per alcune strade, in altre (per esempio nelle riviere S. Nicolò e S. M. Elisabetta, nella parte di via S. Gallo in cui la carreggiata si allarga, in via Malamocco, nell'ex galoppatoio del tram nei lungomari...) lo spazio è sufficiente. Infine si parla di mancanza di fondi: pochi giorni or sono è stato dato risalto sulla stampa all'inaugurazione del circuito di piste ciclabili di Trivignano per cui é stata spesa una cifra ingente. Siccome il Comune di Venezia è unico, ci chiediamo come mai il Lido non sia stato considerato nel progetto della piste ciclabili: una parte dei fondi stanziati per la terraferma potevano essere impiegati anche nella nostra isola.

Ci si accusa di avere un “approccio ideologico” sulla questione. Ci chiediamo se non sia ideologico l'approccio del sindaco Cacciari che afferma che le piste ciclabili al Lido sono “ridicole”. Non sono ridicole, sono necessarie per la sicurezza!


L'altro punto, dicevo, è la questione del parcheggio di 456 posti auto presso la stazione del Ferry Boat di S. Nicolò. Scopo dichiarato in premessa del Piano del Traffico (PGTU) è la “riduzione del traffico veicolare”. In sede di illustrazione del Piano Urbano della Mobilità (PUM) è stato detto che strumento per realizzare questo obiettivo è la riduzione dei parcheggi, che scoraggia l'uso dell'automobile. Bene, il PGTU del Lido che quindi si pone lo steso obiettivo del PUM, prevede questo mega-parcheggio che peraltro sarebbe destinato alle autovetture dei residenti del centro storico di Venezia, attualmente parcheggiate nelle strade dell'isola. A noi pare che il problema non sia di come “stipare” meglio le auto, ma invece di come evitare che queste arrivino al Lido.


Simone Stefan

capogruppo PRC-SE

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